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Aspiag festeggia a cena con i dipendenti degli ex negozi Coopca di Tolmezzo ed Amaro

I supermercati ex Coopca di via della Cooperativa a Tolmezzo e nel centro commerciale Le Valli di Carnia ad Amaro hanno riaperto i battenti già da alcune settimane con l’insegna Eurospar: a porre fine a lunghi mesi di incertezza e dubbi sul loro futuro è stata l’acquisizione da parte di Aspiag Service, la concessionaria Despar per il Nordest.

I 40 dipendenti dei due punti vendita riaperti dall’11 gennaio scorso hanno tutti ritrovato lavoro all’ombra del marchio con l’abete, e questa è sicuramente una buona notizia nel contesto della travagliata vicenda carnica.

Logo_DesparL’ingresso ufficiale dei nuovi collaboratori nel mondo Despar sarà festeggiato martedì 2 febbraio con una cena di benvenuto presso l’Albergo Roma a Tolmezzo, alla presenza dei vertici aziendali di Aspiag Service.

“Siamo orgogliosi di aver ridato sicurezza a quaranta lavoratori e alle loro famiglie”, dichiara Fabrizio Cicero Santalena, direttore del centro distributivo Despar per il Friuli Venezia Giulia, “di aver garantito la continuità di un servizio necessario a tanti cittadini, e ridato un interlocutore solido a tante aziende fornitrici locali. È un modo concreto per sostenere il territorio e non disperdere 109 anni di storia di un simbolo sociale, economico e produttivo della Carnia”.

Despar Nordest non è nuova a questo genere di “salvataggi”: appena lo scorso luglio, ad essere festeggiati erano stati circa 100 dipendenti di 7 supermercati delle Cooperative Operaie Triestine rilevati dall’azienda a Trieste, Muggia e Grado.

Un pensiero su “Aspiag festeggia a cena con i dipendenti degli ex negozi Coopca di Tolmezzo ed Amaro

  • sonia rossitti

    Despar sa far bene i propri affari, senza ombra di dubbio. Che poi vogliano vendersi come salvatori della patria mi pare pubblicità pura.
    Basta parlare con i dipendenti festeggiati per capire che aria tira e, forse, qualche capello bianco ci insegna qualcosa.
    Un tempo si diceva che “la muart de piore la fortune dal lof” (la morte della pecora è la fortuna del lupo

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