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Trattative sindacali Coopca, ecco gli impegni di Aspiag e CCD

Riassunzione per tutti i dipendenti del SuperCoopca di Tolmezzo e per 25 dei 35 dipendenti dell’IperCoopca di Amaro. Con l’impegno di attingere, nell’arco di un anno, al bacino di coloro i quali al momento sono rimasti esclusi per le esigenze che si presenteranno in altri negozi o alla luce di prossimi pensionamenti. Questo l’accordo sindacale raggiunto tra sindacati e Aspiag-Despar nell’ambito delle trattative relative ai negozi della cooperativa carnica che cambieranno insegna con la fine dell’anno. A renderlo noto Serena Pellegrini, segretaria regionale della Filcams Cgil dopo i lunghi vertici di venerdì pomeriggio nella sede di Amaro.

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Susanna Pellegrini
Susanna Pellegrini

Sicuramente meno positivo l’impegno con Centro Commerciale Discount che lo ricordiamo rileverà i punti vendita di Tolmezzo Mercato e di Spilimbergo: “in questo caso la società aveva proposto al Tribunale di assumere solo il 50% del personale, da parte nostra – spiega Pellegrini – siamo riusciti a strappare l’impegno affinché ai 18 lavoratori esclusi dalle riassunzioni (sui 36 coinvolti complessivamente), venga data priorità per eventuali nuovi contratti, da qui ad un anno se gli affari andranno bene, o in caso di esigenze in altri supermarket”.

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Ricordiamo che invece per i lavoratori dei punti vendita che passeranno sotto le insegne di CoopNordest (Fagagna, Tarcento Via Dante, Rivignano, Majano, Pordenone, Precenicco, Brugnera), per quelli acquisiti da Ortofrutticola Cervellin (Cervignano, Cividale, Trieste, Aviano e Tarcento Tap) e per quelli di Alì (Limena e Marcon) tutti i posti di lavoro (circa 180) sono stati salvaguardati, così come gran parte dei negozi finiti a piccoli gestori privati o a cooperative (Spinea, Pontebba). Sono ritornati invece con il punto di domanda Venturali e Cittadella.

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Al momento dunque rimangono circa 320-340 i lavoratori Coopca senza certezze per il loro futuro una volta che si esaurirà la mobilità, garantita sino ad Aprile 2016, soprattutto coloro i quali erano impiegati tra il Cedi di Amaro e gli uffici. “La speranza è che almeno dalle aste online altri negozi possano venire acquisiti – commenta ancora Pellegrini – così da poter limitare ulteriormente gli esuberi”.

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Lunedì ricordiamo l’incontro a Trieste tra i rappresentanti confederali dei sindacati e la Regione per il Tavolo di crisi convocato dalla presidente Serracchiani.