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Tolmezzo, teatro gremito nella serata dedicata alla Scuderia Carnia Corse

di ANDREA CITRAN

Evidentemente il mondo dei motori, dei rallies, delle gare di velocità in salita, rappresenta per la Carnia una passione che in altri luoghi stenta a trovare riscontri. Tanti sorrisi e qualche lacrimuccia hanno infatti accolto, in un Teatro Candoni di Tolmezzo pressoché pieno (otre 450 i convenuti), la presentazione del libro di Claudio Lomuscio e Paolo Pugnetti “Carnia Corse – Ricordi e Racconti”, più di 200 pagine ricche di immagini, racconti ed aneddoti sul mondo dello sport automobilistico in Carnia dal 1968 ai giorni nostri.
Gli autori, entrambi piacevolmente sorpresi per le tante persone intervenute all’evento, dopo i saluti di rito si sono scusati con coloro che non sono stati menzionati nel testo per mancanza di dati e notizie e per gli errori che, sicuramente, emergeranno dal loro racconto; Lomuscio, citandone i loro nomi, ha voluto ricordare in particolare “quelli che non ci sono più” e Pugnetti, definendo la Carnia “terra dei motori”, ha ringraziando le autorità locali per la preziosa collaborazione che sempre hanno voluto prestare al mondo motoristico.
Sul palco, in una sorta di talk-show, gestito con competenza e maestria dal giornalista di Telefriuli Marco Angileri, si sono susseguiti amministratori locali e personaggi di grande spessore del mondo dell’automobilismo sportivo. Dopo il saluto del sindaco di Tolmezzo Roberto Vicentini che, particolarmente commosso, ricordando di essere il figlio di Vincenzo Vicentini, grande appassionato di motori scomparso qualche tempo fa e già presidente della Scuderia Carnia Corse, ha “svelato” un casco da pilota d’altri tempi trovato nell’armadio “segreto” di suo padre (nella foto di copertina), è intervenuto il vicepresidente del Consiglio Regionale Stefano Mazzolini il quale, dopo aver ringraziato tutte le persone che con la loro passione per le gare automobilistiche favoriscono la conoscenza della montagna friulana anche al di fuori dei suoi confini, ha fatto presente come l’amministrazione regionale valuti con un occhio di riguardo le gare motoristiche, eventi importanti per la valorizzazione della regione e del territorio montano in particolare.
Ha poi preso la parola Lorena Paschini che, nella doppia veste di amministratore locale, quale assessore in Comunità di montagna della Carnia e nel Comune di Verzegnis, e di madre di Arianna Doriguzzi, ventottenne pilota emergente che ha già disputato una trentina di rally, ha rimarcato come i giovani non vengano sufficientemente aiutati ed abbiano notevoli difficoltà nell’intraprendere la carriera di pilota. Ultimo, ma non ultimo degli interventi istituzionali, quello di Ornella Carnielli, fiduciaria di ACI Sport per la provincia di Udine e già segretaria della “Scuderia Friuli”, organizzatrice del mitico “Rally della Carnia”, che ha voluto ringraziare particolarmente le amministrazioni locali, sempre collaborative nella pianificazione degli eventi.
La serata è poi proseguita, condita con rari filmati d’epoca, con la passerella di personaggi di grande spessore dell’automobilismo sportivo quali Lodovico Urban, Giorgio Arpino, Gianni Marchiol (una leggenda dell’automobilismo friulano, che a 79 anni ha dovuto smettere con le corse “perché a 80 anni non mi avrebbero più rinnovato la licenza”, il triestino Fulvio Bacchelli, sorpreso e commosso nell’assistere alla proiezione di filmati mai visti prima d’ora, uno degli 8 piloti italiani (in buona compagnia con i mostri sacri Miki Biasion e Sandro Munari) capaci di aggiudicarsi una vittoria nel Campionato del mondo Rally, quella del 1977, in Nuova Zelanda, a bordo di una Fiat 131 Abarth Rally. E poi il pordenonese Andrea Zanussi (vincitore di tanti rally in tutta Europa, tra i quali, nel 1986, a bordo di una Peugeot 205 turbo 16, il Rally di Piancavallo), il tolmezzino Gianni D’Orlando (che ha tra l’altro raccontato l’emozionante partecipazione, a fianco di Ettore Negri, al Rally di Radicofoni del 1980), Romano Casasola (il tolmezzino prima rallista e poi  “cronoscalatista”, primo assoluto per ben 15 volte nelle cronoscalate italiane più importanti, con due successi alla Trento – Bondone e cinque Verzegnis – Sella Chianzutan, tra le altre), il goriziano Rodolfo “Bambi” Aguzzoni (primo assoluto, tra l’altro, in numerose “Cividale – Castelmonte”), Claudio De Cecco (sessantenne pilota tutt’ora in attività, vincitore assoluto di 87 rally, tra i quali San Martino di Castrozza, Alpi Orientali, Majano e Piancavallo).
La passerella è poi proseguita con Giorgio Croce, una vita per il motorsport, che con Enzo Giannantonio, anche lui sul palco, inventò nel 1989 il Rally della Carnia, Memorial Enzo Veritti (particolarmente commossa la moglie), vinto da Fabiano Biasizzo con Gianni D’Orlando, tutti intervenuti al talk-show. Hanno poi chiuso la serata i rappresentanti delle società che hanno preso l’eredità della “Scuderia Carnia Corse”: Alessandro Prodorutti, presidente di Carnia Racing Asd, Antonello Matiz, presidente di Carnia Corse Srl, e Giovannino Bearzi, padre di Matteo, in Cina per lavoro, presidente di Carnia Pistons Asd. Durante la serata, davanti all’ingresso del Teatro, hanno fatto bella mostra di se alcune storiche auto da competizione.

(foto di Andrea Citran)