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Alla riscoperta della Guerra Fredda fra Chiusaforte e Passo Monte Croce Carnico

Un evento dedicato alla storia recente, quella più vicina ma quella forse meno conosciuta. Parlare di Guerra Fredda non è facile: si è trattato di un conflitto mai combattuto sul campo, ma capace di segnare profondamente gli ultimi cinquant’anni soprattutto in Friuli Venezia Giulia, ultimo baluardo contro un nemico, le truppe del Patto di Varsavia, che non è mai arrivato.

cherso1 (2)La mostra storica “La difesa del confine nord-orientale nella Guerra Fredda“, che si svolgerà sabato 21 e domenica 22 maggio tra la caserma “P. Zucchi” di Chiusaforte e l’Opera 1 dell’ex sbarramento “Cherso” di Passo di Monte Croce Carnico, ha un ambizioso obiettivo: offrire due differenti, ma entusiasmanti, viaggi nel tempo.

Sabato e domenica, dalle 10.00 alle 17.00, la palazzina spaccio della caserma di Chiusaforte ospiterà un’interessante mostra – a ingresso gratuito, unica nel suo genere in Italia e rinnovata rispetto all’assaggio dato lo scorso gennaio – che presenterà le fortificazioni costruite dall’Esercito Italiano per la difesa del confine durante la guerra fredda raccontando – attraverso uniformi originali e cimeli – i reparti che le presidiarono. Inoltre è stato previsto uno spazio dedicato alla stessa caserma “P. Zucchi” che, da settembre 1963 a novembre 1995, fu la “casa” del Battaglione Alpini Cividale. L’obiettivo è che questo possa poi trasformarsi, cosa ancora mai realizzata in Italia, in un vero e proprio museo dedicato alla Guerra Fredda.

cherso1Ma non è finita qui, perché sempre domenica 22 maggio dalle 10.00 alle 15.00, si potrà vivere anche una eccezionale approccio alla storia attraverso una visita esperienziale dell’Opera 1 dell’ex sbarramento “Cherso” di Passo Monte Croce Carnico, unica opera dell’intero Friuli Venezia Giulia recuperata così come si presentava nel dopoguerra, perfettamente restaurata ed equipaggiata con tanto di armi e dotazioni che sarebbero state impiegate dai militari in caso di effettiva attivazione contro il nemico. Il bunker, con figuranti in uniforme storica e guide specializzate, verrà riaperto gratuitamente al pubblico così da mostrare e far vivere al visitatore in prima persona cosa accadeva, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, all’interno di una struttura presidiata dagli Alpini d’Arresto.

A organizzare questo flashback storico sono “Friuli Storia Territorio” (FST) e l’“Associazione per la Salvaguardia e lo Studio delle Fortificazioni a Nord-Est” (ASSFN-E), gruppi di appassionati che da tempo stanno combattendo affiché non venga persa memoria di quegli anni che videro la nostra regione in “prima linea” durante la contrapposizione tra il blocco Occidentale e quello sovietico. L’evento ha trovato la collaborazione di numerosi enti, tra cui ovviamente il Comune di Chiusaforte proprietario della caserma “P. Zucchi”, a cui si sono aggiunti il Raggruppamento Escursionisti e Speleologi Triestini (REST), la No Borders Tree House di Tarvisio e il museo di storia “Bunkermuseum Wurzenpass” di Riegersdorf (Carinzia) che offrirà interessanti spunti sul periodo storico visto dalla parte austriaca.