MONTAGNA- Sperimentazione per monitoraggio meteo

Il piccolo radar meteorologico
installato in via sperimentale dall’Osmer – Osservatorio
Meteorologico Regionale dell’ARPA (Agenzia Regionale per la
Protezione dell’Ambiente) del Friuli Venezia Giulia in Valcanale,
sulla vetta del monte Lussari, è pienamente operativo. Da alcune
settimane, infatti, i dati acquisiti vengono elaborati e inviati
in tempo reale al Centro Radar di Fossalon.

La sperimentazione, la cui durata prevista è di tre mesi e la cui
realizzazione si è resa possibile grazie alla disponibilità di
Promotur S.p.A., si inserisce nel complesso delle attività di
METEORISK, progetto europeo di cui l’OSMER è il partner
responsabile per le attività inerenti la radarmeteorologia ed il
trattamento dei dati.

METEORISK è cofinanziato dal FESR (Fondo Europeo Sviluppo
Regionale) nell’ambito del programma d’iniziativa comunitaria
Interreg IIIB Spazio Alpino, e comprende molte attività che
interessano vari Paesi (Italia, Austria, Slovenia, Svizzera) e
diversi servizi meteo, stazioni di rilevamento, radar
meteorologici e sistemi GIS sia dal punto di vista tecnico che
scientifico.

Lo scopo della sperimentazione in corso è la valutazione
dell’efficacia di questo tipo di strumento (radar in banda X) per
l’osservazione dei fenomeni meteorologici in ambienti
orograficamente complessi, difficili da monitorare con i
tradizionali radar in banda C. Le piccole dimensioni ed il costo
ridotto di un radar in banda X potrebbero infatti suggerire
l’impiego di una rete di tali strumenti per una miglior copertura
del territorio montano, affidando ad ogni sensore il compito di
controllare un’area di una ventina di km di raggio. In questo
modo si renderebbe anche possibile l’osservazione dettagliata del
fondo delle principali vallate, altrimenti irrealizzabile.

I dati grezzi acquisiti dai radar alpini potrebbero integrare
efficacemente quelli registrati dal molto più sofisticato radar
in banda C di Fossalon di Grado e permettere così una migliore
caratterizzazione dei fenomeni atmosferici in atto, che si
tradurrebbe in primo luogo in una più accurata stima della
precipitazione al suolo su tutto il territorio del Friuli –
Venezia Giulia.