Economia

In vista del Ferragosto Cgil e Filcams tornano all’attacco: “Stop alle aperture festive”

Come sempre, in prossimità di ogni festività, si riaccende il dibattito sulle aperture dei negozi e dei centri commerciali. Da sempre le Filcams e la CGIL hanno dichiarato con estrema fermezza e senza tentennamento alcuno “la contrarietà ad una Legge Nazionale che liberalizza completamente gli orari e le possibilità di apertura. Negozi aperti giorno e notte, 7 giorni su 7, festività incluse – scrivono in una nota i segretari di CGIL Fvg Viliam Pezzetta e della FILCAMS Udine Francesco Buonopane –  non fanno altro che cannibalizzare il settore senza produrre ricchezza sul territorio tanto meno nuova occupazione stabile e di qualità. Al contrario si stanno barbarizzando le abitudini dei consumatori in una sorta di spirale di arretramento culturale, impoverimento e svuotamento di valori sociali e collettivi. Richiamiamo le Imprese alla loro cgil bandiereresponsabilità sociale, indicata anche nei loro codici etici, quella responsabilità sociale che, come indicato anche dalla Commissione Europea, parla esplicitamente di integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali e ambientali delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei rapporti con le parti interessate, ossia il territorio, i lavoratori, i consumatori”.

“Spesso – aggiungono – ci viene argomentato da molte Imprese del settore che le aperture indiscriminate risponderebbero a bisogni ed esigenze dei clienti; ebbene noi crediamo il contrario, ossia che sia invece proprio tale modello distributivo che crea esso stesso le esigenze ed i bisogni dei consumatori. Anche le Imprese, soprattutto nel settore del commercio e della grande distribuzione, hanno il dovere etico e morale, assieme ovviamente alle Istituzioni, siano laiche che religiose, al ruolo della famiglia, alla scuola, ai movimenti di opinione ed ai corpi intermedi della nostra società, di delineare e perseguire stili di vita, modelli di consumo, gestione degli spazi pubblici e privati, che siano sostenibili non solo economicamente, ma soprattutto sostenibili socialmente e dal punto di vista
ambientale”.

“Per questi motivi – concludono – ancora una volta e non ci stancheremo di ripeterlo, siamo certi che la stragrande maggioranza dei cittadini troveranno posti più interessanti del centro commerciale dove trascorrere il ferragosto e invitiamo le lavoratrici ed i lavoratori, come previsto dalla normativa, dalle sentenze della Corte di Cassazione e dalla contrattazione collettiva nazionale, a NEGARE la propria disponibilità al lavoro nelle giornate festive. Chiediamo inoltre alla nostra Regione, in coerenza con il disegno di Legge regionale approvato in primavera, di fare le necessarie pressioni politiche affinché riprenda con coraggio e velocità la discussione parlamentare di modifica della Legge “disfa Italia” che consente le apertura 7 giorni su 7, h24″.