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Rinnovati i vertici dell’Assemblea della Comunità Linguistica Friulana

Con le elezioni dello scorso maggio sono numerose le amministrazioni comunali che si sono rinnovate e anche l’Assemblea della Comunità Linguistica Friulana, l’organismo rappresentativo dei Comuni in cui la lingua friulana è riconosciuta ai sensi della legge 482/99, si è dovuta riunire per il rinnovo delle cariche istituzionali. 

Infatti, Diego Navarria, il presidente che 4 anni fa ha avviato l’Assemblea, non essendosi ricandidato a sindaco di Carlino, è decaduto dal suo ruolo. Così, martedì sera, in palazzo Belgrado a Udine si sono riuniti i sindaci dell’Assemblea che, dopo l’approvazione dell’ingresso dei comuni di Gemona, Mortegliano, Osoppo e Pontebba, portando così a 119 gli aderenti sui potenziali 173 aventi diritto, hanno provveduto a nominare i vertici dell’organismo. 

Per acclamazione sono stati nominati presidente Markus Maurmair, sindaco di Valvasone Arzene, e vicepresidente Alessandro Marangoni, sindaco di Artegna. Con un sentito applauso è stato apprezzato il lavoro svolto da Diego Navarria che nell’accomiatarsi dai colleghi si è soffermato sull’attività svolta dalla costituzione dell’Assemblea mettendo in evidenza il duro lavoro di formazione dell’istituzione e le numerose azioni volte a tutelare non solo la lingua friulana ma soprattutto gli interessi del popolo friulano che in più occasioni si è visto discriminato nelle sue prerogative, caso emblematico la definizione dei nuovi collegi elettorali per le elezioni politiche con lo smembramento dell’unità elettorale del Friuli. 

Nell’assumere il nuovo ruolo di presidente, Markus Maurmair ha ringraziato per la fiducia unanime dimostrata dai colleghi sindaci evidenziando la volontà di rappresentare tutte le varie eterogenee anime del Friuli. 

Il primo obiettivo che ha avanzato il nuovo presidente è l’ampliamento dei Comuni aderenti alla Comunità Linguistica Friulana Tanto più che l’Assemblea potrebbe rappresentare un vero e proprio parlamento dei sindaci del Friuli e far sentire la propria voce trasversale nella fase di evoluzione della riforma degli enti locali, inserendosi in modo autorevole nel dibattito sulla nuova costituzione delle Province o di altre forme di gestione delle aree vaste. 

Confermato anche l’obiettivo di continuare la battaglia per l’attuazione, come previsto dalle norme, di avere spazi informativi in lingua friulana in RAI, “visto e considerato che i friulani pagano il canone e hanno il pieno diritto di avere un servizio pubblico nella loro lingua”. Il mezzo radiotelevisivo, infatti, è uno strumento vitale per il mantenimento della lingua. 

Molti gli interventi dei sindaci che hanno ribadito punti di criticità o valorizzazione, come sulla presenza della lingua friulana nella scuola, l’attenzione a chi è emigrato e vorrebbe mantenere un legame forte, anche linguistico, con le terre di origine. Si è approvato infine un ordine del giorno, proposto dal sindaco di Udine, Pietro Fontanini, di sostegno unanime del percorso che porterà alla costituzione del Teatro Stabile in Lingua Friulana.