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Monte Cogliàns, Auguri!

Il logo del 150^ Anniversario
Il logo del 150^ Anniversario

Stanno per entrare nel loro momento clou gli eventi promossi in Carnia per celebrare l’anniversario dei 150 anni della prima ascesa al Monte Cogliàns (il “tetto” del Friuli Venezia Giulia), avvenuta il 30 settembre 1865 per merito dell’alpinista austriaco Paul Grohmann, assieme al cacciatore di Collina di Forni Avoltri Nicolò Sottocorona. Una data che segno l’inizio dell’alpinismo esplorativo nel Friuli Venezia Giulia: 150 anni di scalate, tanti quanti quelli del Cervino.
Il Comune di Forni Avoltri, il CAI e la Pro Loco Forni Avoltri assieme all’ASCA dal luglio scorso hanno messo in campo autonomamente le risorse per creare un’occasione di visibilità per la nostra montagna attraverso una serie di iniziative che si concluderanno questo fine settimana.

 

SABATO 26 SETTEMBRE  – A Tolmezzo in programma dalle ore 10.00 il Convegno sul 150° anniversario della Prima scalata del Cogliàns, presso la Sede della Comunità Montana della Carnia. Ci saranno gli interventi di: Giulio Magrini, Paolo Borciani, Fritz Macher, Ernesto Majoni, Luciano Santin, Melania Lunazzi. Coordina Andrea Zannini.

DOMENICA 27 SETTEMBRE – A Forni Avoltri avverrà la Salita commemorativa Italia – Austria alla vetta del Monte Cogliàns in contemporanea per la via normale (tempo di percorrenza: 3 ore) e per la ferrata Nord (tempo di percorrenza: 4 ore). Ritrovo in vetta alle ore 11 e discesa congiunta al Rifugio Marinelli  dove seguirà rinfresco. Info: Ufficio Turistico 0433 72202.

LE UTILITY

Accanto a tutte queste iniziative ricordiamo che gli organizzatori hanno predisposto una serie di gadgets per divulgare in maniera semplice la storia e le immagini legate alla prima scalata: si tratta di magliette, spille, timbri di vetta e di rifugio, cartoline, tovagliette da menù e una Cartina 150°Cogliàns in edizione speciale con i tracciati degli itinerari storici, impreziosita da uno scatto di Ulderica da Pozzo che immortala Cogliàns e Chianevate dal Monte Crostis. A trainare queste iniziative un’idea che ha coinvolti tutti i ristoratori locali e i rifugi della zona, l’invenzione del Piatto Grohmann, presentato assieme alla tovaglietta creata per l’occasione.

 

LA STORIA DEL COGLIANS E DI GROHMANN NARRATA DAL SENATORE DIEGO CARPENEDO

paul grohmannViennese di nascita, Grohmann fu il re incontrastato della conquista delle Dolomiti, iniziata da Sir John Ball che, nel 1857, salì per primo sul Monte Pelmo. Antelao, Marmolada, Sorapiss,Tofane, Gran Pilastro, Piz Boè, Tre Cime di Lavaredo, Cristallo, Sassolungo e così via: Grohmann fu l’autore della “prima” non solo sulla nostra montagna più alta ma anche su gran parte delle cime dolomitiche.  Per raccontare queste vicende pubblicò a Vienna un libro di successo, con un titolo “Passeggiate nelle Dolomiti” che è un esempio di rara modestia nel mondo dell’alpinismo, ed una carta geografica dell’area.
Checco Lacedelli, Angelo Dimai e Santo Siorpaes furono i più presenti tra i suoi accompagnatori nelle cosiddette passeggiate e poi, avendo scoperto che si poteva sbarcare il lunario scortando alpinisti foresti che desideravano salire sulle montagne più impegnative, divennero guide alpine famose. Per questo motivo Grohmann viene considerato da molti l’inventore delle guide alpine. Del personaggio si racconta che preparasse in modo molto meticoloso le sue ascensioni, raccogliendo ogni notizia che potesse risultare utile, attento persino ai “si dice”, e che portasse con se, sempre, un barometro, per poter stabilire l’altezza delle cime che raggiungeva.

E’ comunque certo che Grohmann fu l’autore delle prime misurazioni dell’altezza del Cogliàns, che indicò in metri 2809 e della Cjanevate, che indicò in metri 2814, dando vita ad una interminabile polemica tra gli alpinisti friulani e quelli carinziani su quale fosse la vetta più alta della Alpi Carniche. Anzi, di tutte le montagne comprese tra l’Isonzo, il Piave, la Gail e la pianura friulana, come diceva Giovanni Marinelli, che pose fine alla guerra delle quote con un memorabile articolo pubblicato nel 1895. Ortisei ha dedicato a Grohmann un monumento e Cortina una strada. Ora tocca a noi saldare un debito di riconoscenza.