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Alla scoperta della Bio Fattoria di Museis

Domenica 27 settembre 2015 dalle ore 10 alle 18 la Fattoria Didattica Bosco di Museis a Cercivento proporrà una giornata dedicata a chi volesse conoscere e scoprire un diverso modo di fare agricoltura, non nuovo ma invece antico, rispettoso dell’ambiente, fedele ai cicli della natura. Orto, serra, frutteto e piccoli frutti coltivati con metodi naturali, che non rilasciano sostanze tossiche nell’ambiente e in chi le mangia.

 

Il villaggio di Museis
Il villaggio di Museis

“Non vorremmo si trattasse di una semplice visita all’azienda agricola – anticipano i promotori – ma piuttosto un incontro di idee, scambio di opinioni tra chi ha l’opportunità, la competenza e gli spazi per fare agricoltura e accoglienza e chi si sente di poter dare un contributo o degli stimoli come consumatore o cittadino. I collaboratori della Fattoria e dell’Agricomunità per minori sono a disposizione per far conoscere questa particolare realtà fatta di produzione ma anche di accoglienza di tanti disagi o emarginazioni”.
Chi lo desidera può pranzare alle 13:00 con un piccolo contributo di 10 €. Menù: risotto coi funghi porcini e gialletti del nostro bosco, trote del fiume But, vedura e frutta di stagione della nostra. Da bere acqua di fonte e succo di mela. Solo per il pranzo è obbligatoria la prenotazione entro sabato 26/09 a mezzogiorno (0433 778822), limitato a 30 posti a sedere. Pranzo al sacco per chi lo desidera in altro luogo coperto senza alcun onere.

Cliccando sul link seguente potrai scaricare l’intero programma previsto in FVG 

Bio-Fatt-folder-OK-2015-Stampa 

 

L’iniziativa nasce nel contesto di BIOFATTORIE APERTE promosso da APROBIO,

 

Incontrarsi a Museis non vuol dire solo partecipare ad un evento sociale o culturale; è molto di più. Significa condividere un progetto che fonda le sue radici su solidarietà, conoscenza, spiritualità. Non incontrerete solo l’argomento della giornata, ma una fucina di idee e persone che credono nei veri valori e intendono promuoverli nonostante siano fuori moda. Persone che vogliono fare rete con la parte sana di questa società decadente.

La fattoria sociale e l’agricomunità nascono da un’ottica multifunzionale dell’agricoltura, dove questa non si limita alla semplice produzione di materie prime ma punta ad integrare una serie di funzioni e servizi aggiuntivi a beneficio di sé stessa e dell’intera società.
L’azienda agricola riscopre così la sua vocazione per il sociale, dedicando parte delle sua attività all’accoglienza di ospiti deboli e ad attività riabilitative secondo un principio inclusivo e non escludente. A tal fine si creano spazi adatti a tutte le capacità, in un’ottica di lavoro inteso come attività “terapeutica” e si attuano convenzioni con i servizi sociali del territorio, realizzando così una nuova attività economica e un nuovo reddito per il territorio.
Per storia, cultura e vocazione, l’agricoltura, soprattutto in montagna, è un luogo preferenziale di accoglienza dove trovano spazio le risorse di tutti, anche dei più deboli, in un contesto che per natura (piante e animali) non discrimina, non giudica, non emargina.
L’azienda agricola si trasforma così in un centro di accoglienza dedito all’ascolto e alla comprensione delle problematiche delle persone in difficoltà che, attraverso il lavoro agricolo riacquistano fiducia, coraggio, dignità e benessere fisico e mentale.
Oggi il welfare, la salute dei cittadini, ha dei costi sociali elevatissimi: l’agricoltura può aiutare a ridurre le spese e a migliorare le condizioni di molte persone di fatto emarginate e delle loro famiglie, riconquistando un ruolo di perno sociale trasformando il disagio in una risorsa.

IN VISTA IL “NOVEMBRE SOCIALE”

Sempre dal Bosco Museis si annuncia il “Novembre Sociale”, un’iniziativa proposta ogni anno per divulgare i principi di accoglienza inclusiva e mostrare la nostra realtà a figure operanti nel sociale confidando anche in uno scambio reciproco e in un’occasione di crescita.

L’iniziativa è rivolta ad amministratori, psichiatri, psicoterapeuti, psicologi, educatori, agricoltori, studenti, figure di sostegno, infermieri e volontari; per l’intero mese di Novembre la struttura offrirà il vitto e l’alloggio per un minimo di due giorni ed una notte ed un massimo di cinque giorni e quattro notti. Si potranno apprendere i progetti di arteterapia e teatro sociale (con Francesca Salcioli, Michele Londero, Alessia Mazzolini Polonia) e tante altre iniziative per il benessere delle persone.

Per informazioni telefonate allo 0433 778822 oppure via e-mail: info@boscodimuseis.org