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Infezioni da West Nile, in Fvg 14 casi accertati. La Regione: “Non c’è epidemia”

“Il dato reale è che possiamo rassicurare la popolazione del Friuli Venezia Giulia: il numero delle persone che hanno contratto un’infezione da West Nile Virus è ridottissimo e, anche grazie all’approssimarsi della fine della stagione estiva, se si applicano le regole della prevenzione e la disinfestazione, confermiamo la limitata portata del fenomeno. In ogni caso tutte le strutture del servizio sanitario regionale continuano un attento monitoraggio della situazione che è ampiamente sotto controllo”.

È quanto ha dichiarato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, il quale ha evidenziato che, in base alle rilevazioni del sistema sanitario regionale, in regione su 121 casi esaminati sono state confermate solo 14 infezioni (età media delle persone colpite 63 anni), mentre ci sono 14 casi di probabile infezione ancora da confermare. Di queste, 10 sono state registrate in residenti in provincia di Pordenone e 2 in quella di Udine. A loro si aggiungono una persona a Trieste, che però ha contratto l’infezione fuori regione, e una residente in Veneto che ora si trova a Pordenone.

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Riccardi ha porto le proprie condoglianze ai familiari della persona scomparsa ieri a Latisana, confermando loro la vicinanza della Regione.

Sul caso di Latisana, l’infettivologo Matteo Bassetti, intervenuto via Skype alla conferenza stampa, ha evidenziato anche che “il virus del Nilo potrebbe essere solo una concausa dell’aggravarsi di un quadro clinico complesso e non la causa principale del decesso”.

Da parte sua, il vicegovernatore ha voluto sottolineare “l’importanza della prevenzione e della disinfestazione sistematica per prevenire le arbovirosi che, come nel caso del Wnw, si diffondono attraverso le zanzare comuni. L’intera area di Latisana sarà disinfestata ma sicuramente quanto accaduto pone la questione dell’inserimento o meno della disinfestazione tra le competenze in carico alla Regione”.

A confermare la ridotta entità del fenomeno e la necessità di non cadere in inutili allarmismi anche il direttore generale della direzione Salute della Regione, Gianni Cortiula, per il quale “il sistema di monitoraggio avviato in regione ha lavorato in maniera efficace”. Sono state immediatamente avviate le azioni di prevenzione previste in questi casi. Per la donazione del sangue e il trapianto di organi, ad esempio, sono stati previsti controlli e analisi sistematici, in modo da garantire l’assoluta sicurezza dei pazienti.

Concorde anche Bassetti, il quale ha chiarito che quella derivante dal virus West Nile è “un’infezione a bassa aggressività che in molti casi non porta nessun sintomo o causa effetti molto limitati. In ogni caso – ha precisato – gli ospedali hub regionali dispongono di tutte le competenze adeguate a gestire questi casi”.