Il documentario “Custodi dell’Acqua”, girato in Carnia, al festival di Torino

La mobilitazione in difesa dell’acqua come bene pubblico e collettivo, sfociata nel successo referendario del 2011, ha trovato in questi anni un regista ed una macchina da presa capaci di immortalarla e raccontarla nelle sue vicende specifiche vissute in Friuli. Lui si chiama Giulio Squarci e il documentario che ha realizzato s’intitola “I Custodi dell’acqua”, presentato in anteprima lo scorso 22 marzo a Cercivento.

Immagini sublimi ed una ripresa dei particolari a dir poco maniacale. Paziente ascolto del verbo popolano, magari non sempre erudito ma sicuramente molto efficace. Evocativi panorami sonori tra scrosci di pioggia e sospiri del vento che ti lasciano il giusto tempo per riflettere. Queste le sensazioni dopo aver assistito alla proiezione.

Ora a distanza di alcuni mesi la prima grande uscita, alla 18° edizione del Festival Cinemambiente che si terrà a Torino dal 6 al 11 ottobre. I custodi dell’acqua in prima visione verrà proiettato nella sezione documentari italiani venerdì 9 ottobre alle ore 21:00 circa.

 

“I custodi dell’acqua” è progetto nato dal basso in Carnia “come una naturale estensione di quella mobilitazione, non solo nell’intento di documentarla, ma anche di addensarne l’efficacia sul piano politico, nell’ottica di integrarsi all’interno di una rete globale di lotte radicate nel rapporto tra uomo e territorio” avevano spiegato a suo tempo i sostenitori del Comitato “Acqua Libera” di Paluzza che hanno contribuito alla realizzazione. L’opera è stata ideata e portata a termine dal regista Squarci che da libero professionista svolge servizi giornalisti, documentari, reportage e video aziendali. Nell’agosto 2014, in parallelo alle fasi di post-produzione, era stata avviata anche una raccolta fondi per contribuire all’ultimazione del progetto.

 

QUESTO IL PROMO DEL FILM