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I sindaci ribelli contro le UTI commissariate

Nella giornata in cui i commissari  ad acta nominati dalla Giunta Regionale hanno iniziato ad approvare le proposte di atto costitutivo e di statuto delle Unioni commissariate (UTI Canal del Ferro-Val Canale, Alto Friuli, Medio Friuli, Friuli Centrale, Natisone e Livenza), i sindaci “ribelli” venerdì 18 settembre sono tornati a manifestare il loro dissenso dinnanzi al Palazzo della Regione di Udine.

Erano presenti 18 fasce tricolori (Gemona del Friuli, Tarvisio, Dogna, Resia, Moggio Udinese, Talmassons, Forgaria nel Friuli, Buja, Santa Maria la Longa, Pasian di Prato, Martignacco, Rivignano-Teor, Torreano, Corno di Rosazzo, Castions di Strada, Sacile, Fanna con l’appoggio morale anche dei colleghi di Reana del Rojale e Porpetto), tutti tra l’altro appartenenti al gruppo dei 60 sindaci del FVG ricorrenti al Tar contro la legge regionale di riforma degli enti locali.

 

QUI IL VIDEO DELLA PROTESTA CON LE NOSTRE INTERVISTE AL SINDACO DI GEMONA PAOLO URBANI E AL COLLEGA DI TARVISIO RENATO CARLANTONI

Il sindaco di Gemona Urbani ha annunciato inoltre l’intenzione di depositare un esposto in Procura perchè il commissario dell’Uti Alto Friuli (che comprende anche i comuni di Montenars, Trasaghis, Artegna, Venzone, Bordano) disattendendo la norma, anzichè riconoscere a Gemona il “peso” di 4 voti in assemblea, gliene ha riconosciuti solo 3 e questo, a giudizio di Urbani, potrebbe prefigurare un abuso di potere

QUI IL COMMENTO DEL SINDACO DI RESIA, SERGIO CHINESE

 

LA REGIONE VA AVANTI PER LA SUA STRADA

Paolo Panontin (Assessore regionale Autonomie locali e Coordinamento Riforme) incontra i commissari ad acta delle sei Unioni Territoriali Intercomunali (UTI) del FVG
Paolo Panontin (Assessore regionale Autonomie locali e Coordinamento Riforme) incontra i commissari ad acta delle sei Unioni Territoriali Intercomunali (UTI) del FVG

Proprio nei giorni scorsi (16 settembre) l’assessore regionale alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia Paolo Panontin incontrando i sei commissari ad acta (che avranno tempo fino al 22 settembre per adempiere ai loro incarichi), aveva indicato loro i criteri ai quali attenersi “per giungere, attraverso un ulteriore confronto con i sindaci o loro delegati, all’individuazione di un testo che rappresenti la sintesi, per quanto possibile condivisa, delle diverse esigenze emergenti dai territori”.

Erano presenti Carmine Cipriano, commissario per l’UTI del Canal del Ferro-Val Canale; Bruna Mittiga per l’UTI del Livenza; Angelica Anna Rocco per l’UTI dell’Alto Friuli; Gianfranco Topatigh per l’UTI del Medio Friuli; Anna Moro per l’UTI del Natisone. Per l’UTI del Friuli Centrale ha partecipato il commissario Giuseppe Santonocito, segretario del Comune di Aviano, oggi formalmente incaricato con delibera di Giunta.

La Giunta regionale ha dato indicazione ai commissari affinché avviino una verifica – all’occorrenza convocando tutti i sindaci facenti parte dell’UTI – nell’ambito del testo statutario eventualmente sottoposto alla Conferenza dei Sindaci ma non approvato con le maggioranze qualificate richieste dalla legge, per procedere poi alla sua approvazione.

Per le parti dello statuto che sono invece ancora oggetto di esigenze e opinioni divergenti, la Regione ha dato indicazione di procedere con un tentativo di mediazione e, in caso di mancato accordo, di approvare un testo che rappresenti la volontà della maggioranza dei sindaci della costituenda UTI presenti alla riunione e della maggioranza delle popolazioni da essi rappresentate.

QUI L’INTERVISTA ALL’ASSESSORE REG. PAOLO PANONTIN (Ufficio Stampa Regione FVG)

 

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