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Gli “asceti” di Moggio desistono e tornano a Trieste

di DAVID ZANIRATO

Roberto e Miriam, i due “asceti” triestini di 50 e 24 anni, recuperati nel pomeriggio di lunedì sotto il Clap di Ganeit, nell’area del Monte Sernio in comune di Moggio Udinese, hanno ripreso stamani la via di casa, grazie ad un mezzo del comune messo a disposizione dall’amministrazione comunale.

“Volevamo compiere un nostro percorso interiore” hanno spiegato a chi gli ha chiesto il perchè della loro scelta di abitare come dei “primitivi” i boschi e i bivacchi delle Prealpi carniche, portandosi appresso solo i loro zaini, cibandosi di quello che raccoglievano tra le radure oppure di quanto veniva offerto loro da escursionisti incrociati lungo il loro cammino.“Volevamo vivere a stretto contatto con la natura, nel silenzio che solo tra queste montagne si può trovare e soprattutto liberi ed indipendenti dalle imposizioni e dai vincoli della società moderna”. La coppia aveva raggiunto l’Alto Friuli per la prima volta nell’aprile scorso, decidendo di dare alla luce la loro neonata in un bivacco del Monte Plauris a Venzone.

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LE IMMAGINI DEL LORO “NIDO”

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L’IMPEGNO DEL COMUNE

sindaco vice moggio udineseI due, una volta trasportati a valle dalle squadre del Soccorso Alpino, la scorsa notte l’hanno trascorsa all’interno del magazzino della Protezione Civile di Moggio Udinese, gentilmente messa a disposizione sempre dal comune che con il sindaco, Giorgio Filaferro e la sua vice, Annalisa Di Lenardo, hanno lavorato, non senza fatica, per far desistere i due dall’iniziale volontà di dormine all’addiaccio sulle rive del torrente Aupa. E a seguire con il supporto del Maresciallo dei Carabinieri hanno preso di petto la questione, contattando inizialmente la madre della ragazza per capire se c’era la possibilità che qualcuno venisse a recuperarli, quindi ci si è confrontati pure con le assistenti sociali e il servizio sociale dei comuni per capire se, in qualche maniera, loro potessero intervenire. Alla fine la decisione di riaccompagnarli a Trieste mettendo a disposizione un mezzo comunale, accettata fortunatamente dai due.

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IL RACCONTO DEL SINDACO