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Doppio appuntamento musicale con Folkest questa sera ad Artegna

Proseguono nelle piazze della regione i concerti della quarantesima edizione di Folkest che fino al prossimo 5 luglio riunisce sui palchi di oltre 25 Comuni artisti e musicalità da tutto il pianeta per poi suggellare questa quarantesima edizione a Spilimbergo con una quattro giorni di musica, incontri e presentazioni editoriali dal 6 al 9 luglio prossimo.

La “carovana Folkest” è attesa martedì 3 luglio alle 21.15 alla Collina di San Martino di Artegna (in caso di maltempo al Teatro Monsignor Lavaroni) con un doppio appuntamento all’insegna delle band italiane.

Si comincia con gli Humpty Duo (nella foto) dove un contrabbasso e una chitarra acustica si incontrano e dialogano in maniera sempre nuova ed efficace dando vita a un jazz insolito e moderno. Il loro particolarissimo acoustic groove (Luca dal Sacco alla chitarra e Matteo Mosolo al contrabbasso) si è già fatta notare in importanti manifestazioni come Umbria Jazz, Udin&Jazz, Jazzit Fest: è appena uscito il loro nuovo disco, Synchronicities, nel quale rivisitano le musiche di Sting.

Chiudono la serata i Mosaicantos, trio di recente formazione con lo spettacolo Cancion Mujer una speciale dedica a tutte le donne. I brani provengono dalla cultura ispano-americana, andalusa, iberica, sefardita, italiana con alcune incursioni di temi originali.

Tre gli appuntamenti in altrettante località regionali per la serata di mercoledì 4 luglio, tutti con inizio alle 21.15. Attesa al parco del Palazzo Municipale di Gorizia, la splendida voce della cantante bosniaca Amira Medunjanin, la Billie Holiday della Bosnia. Nata a Sarajevo negli anni Settanta, oggi è l’unica interprete di lingua slava capace di esportare la musica tradizionale del suo Paese fuori dai propri confini. Amira è la più grande esponente della sevdah, la musica popolare della Bosnia-Erzegovina, un genere strettamente legato alla propria cultura, allo stesso modo del fado in Portogallo o della morna a Capo Verde. “La sevdah? Difficile definirla”, spiega Amira. “Non è solo tradizione musicale, ma uno stile di vita, il riflesso della memoria, e le canzoni di sevdah, raccontano la bellezza della vita, il desiderio, ma anche la tristezza, la malinconia, l’abisso della disperazione”. Sarà accompagnata dalla chitarra di Ante Gelo, uno dei più influenti produttori della scena jazz croata, oltre che eccellente chitarrista e performer.

Sempre mercoledì a Zompitta di Reana del Rojale, il gruppo italiano Gli Archimedi una formazione da camera con l’utopia dell’improvvisazione, che si muove attraverso diversi generi e stili musicali, dalla classica al folk passando per il jazz, la musica antica e altri generi ancora. Andrea Bertino al violino, LucaPanicciari al violoncello e Giorgio Boffa al contrabbasso.

Nell’Area Festeggiamenti a San Daniele del Friuli sempre mercoledì alle 21.15 la performance Parole-Femmina con Nicoletta Oscuro e Matteo Sgobino un “Dialogo ludico tra parole e musica per donne coraggiose e uomini gentili”. Una storia fatta di molte storie, una polifonia di voci femminili che risuonano con grazia ed ironia tra le melodie del repertorio popolare e della canzone d’autore italiana. Una genealogia fatta di madri, figlie, nonne, nipoti, zie e sorelle accomunate da dubbi, desideri, gioie, struggimenti, fragilità, decisioni coraggiose, deliri sentimentali, scelte caparbie e soprattutto da una stupefacente brama di vivere.

Doppia esibizione giovedì 5 luglio alla ex Centrale idroelettrica di Malnisio (Montereale Valcellina). Si inizia alle 21.15 con Stona, nome d’arte del progetto di Massimo Bertinieri, recente vincitore del Biella Festival con il brano Belladonna realizzato con la produzione elegante e raffinata di Guido Guglielminetti, storico bassista e produttore dei progetti musicali di Francesco De Gregori, nonchè collaboratore, tra gli altri, di Battisti, Mina, Bandabertè, Ivano Fossati, Umberto Tozzi, Mia Martini.

A seguire il gruppo istriano Vruja che continua la tradizione delle formazioni musicali dell’Istria slovena e croata proponendo canti e balli di tutte le componenti etniche presenti nella penisola, dal canto a due voci dell’Istria sud orientale alle vilotte, le ballate in savrino dell’area settentrionale e i canti in istroveneto.

Folkest si conclude tra il 6 e il 9 luglio a Spilimbergo per la grande “Festa Folkest” con concerti, grandi protagonisti della scena internazionale, presentazioni editoriali e ospiti.