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Approvata a maggioranza la Legge di Stabilità 2016 del FVG

Sono stati approvati giovedì sera in via definitiva i disegni di legge finanziari n. 124 e n. 125 che nel loro complesso hanno registrato entrambe 26 voti a favore del centrosinistra e 19 voti contrari tra centrodestra e Movimento 5 Stelle, nessuna astensione.

Prima dell’approvazione finale, la Giunta aveva accolto 38 ordini del giorno mentre l’Aula ne aveva respinti 33 a maggioranza. Si tratta di documenti con cui in particolare i consiglieri di opposizione ripropongono gli argomenti per loro di maggiore interesse in quanto già presentati in forma di emendamenti ai progetti di legge, ma che non hanno registrato il favore di Esecutivo e centrosinistra.

Ad essere votati sono stati anche il bilancio di previsione per gli anni 2016-2018 e per l’anno 2016, nonché la Relazione politico-programmatica regionale 2016-2018, che hanno visto riproporsi l’esito delle altre due votazioni: favorevole la maggioranza, contraria l’opposizione.

Accordo trasversale, invece, nonostante l’astensione dei Pentastellati, sul bilancio interno di previsione del Consiglio regionale per il triennio 2016-2018.

L’INTERVENTO DELLA SERRACCHIANI

Debora Serracchiani (Presidente Regione Friuli Venezia Giulia) interviene alla cerimonia del cinquantesimo anniversario della prima seduta dell'Assemblea regionale del Friuli Venezia Giulia - Trieste 26/05/2014
Debora Serracchiani

Dopo alcuni brevi interventi per dichiarazione di voto, a concludere è stata “con tutte le difficoltà che ne conseguono nell’affrontare un provvedimento innovativo da parte di tutti, dalla Giunta ai consiglieri, agli uffici. Prova che è stata superata in modo positivo”.

Dopo alcuni brevi interventi per dichiarazione di voto, a concludere è stata la presidente della Regione Debora Serracchiani, che ha messo in evidenza come la legge di stabilità abbia preso il posto della finanziaria non solo nel nome, ma nei contenuti, “con tutte le difficoltà che ne conseguono nell’affrontare un provvedimento innovativo da parte di tutti, dalla Giunta ai consiglieri, agli uffici. Prova che è stata superata in modo positivo”.

“Dal punto di vista della contabilità e dell’amministrazione – ha sottolineato – si apre per noi un percorso nuovo, che dà seguito a quanto abbiamo fatto finora, quando abbiamo saputo tenere in ordine i conti e intraprendere un percorso di riforme che hanno qualificato l’Amministrazione regionale e il Consiglio, in tutte le sue componenti di maggioranza e opposizione”.

“Sulla legge di stabilità potevamo avere idee diverse – così ancora la presidente – ma il lavoro svolto in sede di Commissione ha fatto sì che molte scelte venissero condivise, così da permettere in Aula non solo un lavoro di definitiva messa a punto, ma anche di poter intervenire per fronteggiare le urgenze. Abbiamo consolidato il percorso per la sanità e gli enti locali e, riferendosi al dibattito che si è sviluppato in questi ultimi giorni, ha affermato che sarà fatta una valutazione per capire se ci sono strade diverse da intraprendere, senza che però ciò voglia dire cambiare la legge”.

“Siamo una regione sana, abbiamo un rapporto debito/PIL al 2%, siamo la prima regione in Italia per numero di piccole e piccolissime imprese innovative, a conferma che accanto a un’enorme voglia di lavorare c’è anche tanta creatività, tanta capacità, qualità che ci consentono di ragionare in termini di sfide nuove. La legge di stabilità – ha concluso la presidente Serracchiani – è quindi un provvedimento di svolta, mette in sicurezza il percorso di riforme che abbiamo avviato, mette più soldi in tutti i settori e il prossimo anno non solo avrà attuazione la misura del sostegno al reddito, ma vedrà soprattutto la luce la nuova legge sulla casa, che non si indirizza solo all’edilizia, ma per le scelte e le disponibilità finanziarie che l’accompagneranno si porrà come un vero e proprio tassello del sistema/welfare. Per tutti questi motivi siamo nella condizione di poter guardare al 2016 con un occhio di maggior fiducia rispetto al passato”.

LE INDENNITA’ DEI CONSIGLIERI

Il tema delle indennità dei consiglieri regionali è riemerso durante la discussione, come rende noto oggi Elisabetta Batic sul Gazzettino: “Solo cinque voti favorevoli (quelli del Movimento 5 Stelle) all’emendamento che puntava a ridurre l’indennità mensile spettante ai consiglieri regionali da 6.300 euro lordi mensili a 5 mila”.

“Da Ncd e Pd, tuttavia – si legge ancora – c’è stata un’apertura circa il tema del rimborso forfettario delle spese: la disponibilità è quella a riaprire la trattativa per tornare, eventualmente, alla rendicontazione. «Chi è sempre a casa percepisce il rimborso alla pari del consigliere che si muove dappertutto – osserva Paride Cargnelutti (Ncd) -. La rendicontazione va bene come ulteriore strumento di trasparenza».