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Alessio Boni e Alessandro Haber, due big sul palco del “Candoni”

Sullo sfondo la tragedia del nazismo, in primo piano Alessio Boni nei panni dell’Onnipotente e Alessandro Haber in quelli di Sigmund Freud: sono queste le premesse de Il Visitatore, testo di Eric-Emmanuel Schmitt, tradotto, adattato e diretto da Valerio Binasco che il circuito ERT riporta – dopo il successo della stagione scorsa – martedì 1. dicembre alle 20.45 al “Candoni” di Tolmezzo.

Nell’aprile del 1938 l’Austria è stata da poco annessa al Terzo Reich. Vienna è occupata dai nazisti e gli ebrei vengono perseguitati ovunque. In Berggstrasse 19, indirizzo dello studio di Sigmund Freud, il famoso psicanalista attende notizie della figlia Anna, portata via da un ufficiale della Gestapo. Ma l’angosciata solitudine viene interrotta da un inaspettato visitatore che fin da subito appare intenzionato a intavolare con Sigmund Freud una conversazione sui massimi sistemi.

Il visitatore ph Tommaso Le Pera(1)Il grande indagatore dell’inconscio è insieme infastidito e incuriosito. Chi è quell’importuno? Cosa vuole? È presto chiaro che quel curioso individuo non è un ladro né uno psicopatico in cerca di assistenza. Chi è dunque? Stupefatto, Freud si rende conto fin dai primi scambi di battute di avere di fronte nientemeno che Dio, lo stesso Dio del quale ha sempre negato l’esistenza. O è un pazzo che si crede Dio?

La discussione che si svolge tra il visitatore e Freud, e che costituisce il centro della pièce, è ciò che di più commovente, dolce ed esilarante si possa immaginare: Freud ci crede e non ci crede; Dio, del resto, non è disposto a dare dimostrazioni di se stesso come se fosse un mago o un prestigiatore.

Il visitatore potrebbe, leggendone la trama, sembrare un dramma esistenziale ma la scrittura di Schmitt e l’interpretazione di Boni e Haber regalano al pubblico una commedia brillante che con eleganza conduce spesso al sorriso e che offre spunti di pensiero e di commozione con sorprendente leggerezza.

Maggiori informazioni e prenotazioni chiamando l’Ufficio Cultura di Tolmezzo (0433 487961) o consultando il sito www.ertfvg.it.