GEMONA: Proposta per ridurre il traffico pesante sulla Ss 13 Pontebbana

Da principale via di collegamento
Nord-Sud tra Udine e l’Austria, la statale 13 Pontebbana è sempre
più una “strada mercato”.

Lo ha affermato il consigliere regionale Giorgio Baiutti (Insieme
per l’Ulivo) illustrando alla IV Commissione consiliare una
proposta di convenzione con Autostrade SpA per la
liberalizzazione del traffico pesante nel tratto autostradale
Udine Nord-Gemona del Friuli per far desistere i TIR
dall’utilizzare la statale 13 per quella zona e uno studio di
fattibilità per nuove soluzioni rispetto a quanto previsto nel
Piano provinciale della viabilità.

Le trasformazioni del territorio sono avvenute in mancanza di un
disegno unitario dell’Amministrazione regionale in fatto di
insediamenti commerciali e il processo è tutt’altro che
terminato. Si registra costantemente la congestione del traffico
lungo tutta la tratta della statale 13 compresa tra Tavagnacco e
Cassacco-Magnano in Riviera, dettata soprattutto dalle auto che
vi si immettono arrivando dallo sbocco della tangenziale Est,
vuoi i flussi pendolari del mattino e quelli del rientro della
sera, vuoi la presenza dei centri commerciali. Si registra poi un
aumento del 10% del movimento complessivo di automezzi al casello
di Udine Nord nel quadriennio 1996-1999.

Uno dei Comuni maggiormente interessati dalla situazione della
Pontebbana è quello di Tricesimo – ha aggiunto – che si vede
tagliato in due e dove si stanno da tempo proponendo diverse
soluzioni, tra cui la costruzione di una metropolitana leggera la
cui realizzazione non mi pare, però, seppure suggestiva veda
costi proibitivi e tempi di realizzo decisamente lunghi.

C’è poi il Piano regionale della viabilità che prevede un
tracciato alternativo all’attuale, come prosecuzione della
tangenziale Ovest in corrispondenza dell’innesto con la statale
13, con funzione di circonvallazione di Tricesimo fino al
ricongiungimento con la Pontebbana all’altezza di Magnano in
Riviera.

E ancora, la Provincia di Udine prevede, nel suo Piano di
viabilità, un insieme di interventi graduati, tra cui lo
spostamento della statale su una nuova sede complementare
all’autostrada fino al raccordo con l’attuale bretella di
collegamento del casello di Gemona all’abitato di Buia e la
realizzazione di quanto previsto dalla variante Est di Tricesimo
del Piano regionale della viabilità.

Quanto alla richiesta di liberalizzare il tratto autostradale
Udine Nord-Gemona, l’assessore regionale ai Trasporti, Franco
Franzutti, ha fatto presente che una tale possibilità è già
prevista nell’articolo 104 della legge finanziaria 2000; si
tratta quindi solo di renderla applicabile e che in tal senso
pare indirizzata anche la stessa Autostrade SpA.

Per la seconda richiesta, che parla di soluzioni alternative a
quelle provinciali, sempre Franzutti non ha posto alcun vieto, ma
si è chiesto se la congestione del traffico nella tratta in esame
sia dovuta effettivamente a una eccessiva presenza di mezzi
pesanti o ai centri commerciali.

Il presidente Roberto Molinaro ha quindi reso nota la richiesta
di Giorgio Mattassi (DS), poi accolta dalla Commissione, di
sentire in audizione l’assessore Franzutti e i dirigenti di
Autovie Venete in quanto la Regione pare attualmente priva di una
qualsiasi strategia per i trasporti e la viabilità, e per avere
notizie sul programma di investimenti e le modalità di
finanziamento della società di Palmanova.