TARVISIO: Silvia Rupil, l’erede di Gabri Paruzzi

Chi la vedeva sciare da bambina, non aveva dubbi: diventerà una campionessa. Ora qualche anno è passato, la bambina si è trasformata in una splendida adolescente, ma quella previsione resta ancora ben salda. Anzi, potremo dire che si è rafforzata. Ebbene sì, Silvia Rupil ha tutte le carte in regole per rinverdire i fasti del fondismo friulano e raccogliere l’eredità di Manuela Di Centa, Gabriella Paruzzi, Giorgio Di Centa e Giancarlo Rupil, sì, proprio il papà. “Lui ha partecipato alle Olimpiadi di Lake Placid nel 1980 ed io, già qualche tempo fa, gli giurai che a Torino 2006 lo avrei imitato. Speriamo vada così” dice Silvia, diciassette anni il 15 maggio, tarvisiana, tesserata con il Gruppo Sportivo 2002 Tarvisio, “un club splendido nel quale mi trovo a meraviglia”. Il fondo è una disciplina particolare, nel senso che un atleta può andare fortissimo nelle varie categorie giovanili, salvo poi bloccarsi al cospetto dei “grandi”. I casi non mancano ma la sensazione è che il rischio non tocchi la Rupil: “Me lo auguro, anche se effettivamente è questa la mia preoccupazione maggiore. Aggiungo che sono conscia delle mie qualità tecniche, perciò per poter sperare di entrare a far parte del grande fondo deve solo irrobustirmi fisicamente. Comunque fonora sta procedendo tutto per gradi, perciò sono fiduciosa”. Silvia ha avuto la fortuna di vivere in un ambiente dove si mastica pane e sci. Di papà Giampaolo, allenatore fra l’altro del comitato regionale Fisi, abbiamo già detto ma anche mamma Annamaria ha sempre assecondato la passione della figlia, nata sin da piccolissima quando “zompettava” sulla neve, circondata dai partecipanti alle varie gare nelle quali il padre era impegnato: “In realtà inizialmente mi ero dedicata alla danza, ma ben presto ho capito che il mio futuro era indirizzato verso le piste”. Così dai Baby ai Cuccioli, dai Ragazzi fino agli Allievi, Silvia ha conquistato successi e medaglie a go-go. Il passaggio alla categoria Aspiranti, avvenuto all’inizio della stagione 2000-2000, è il primo spartiacque delle possibilità di un’atleta. Ebbene, da subito la Rupil, nonostante gareggiasse con atlete di due anni meno giovani di lei, aveva dimostrato di reggere il passo delle migliori. Quest’anno ha rotto gli indugi, dimostrandosi la migliore Aspirante italiana, con tre medaglie d’oro e due d’argento ai Tricolori di categoria, senza dimenticare il successo nella “Kurrikala Cup”, una delle maggiori manifestazioni mondiali giovanili, e il nono posto, nettamente prima della classe ’85, ai Mondiali juniores in Germania. “Il mio sogno sono le Olimpiadi ma non sacrificherò la salute allo sport: se provassero ad offrirmi qualche cosa di strano per migliorare le prestazioni, non esiterei a mollare tutto”. Parole da futura campionessa. (di Bruno Tavosanis, da Il Friuli)