MOGGIO- Ermolli, prosegue lo stato di agitazione

E’ proseguito anche ieri lo stato di agitazione dei lavoratori della Cartiera “Ermolli”, contrari alla cessione dell’azienda all’Ahlstorm-Bosso, la quale, secondo dipendenti e sindacati, potrebbe effettuare l’acquisto solo per eliminare il principale concorrente. “La proprietà ha posto in vendita gli stabilimenti di Moggio e Crevacuore, in Piemonte, e da febbraio ad oggi abbiamo ricevuto le visite di varie cordate, senza però arrivare a nulla di concreto- spiega Nicolino Dario della Fistel Cisl- Ora, però, ci siamo stancati di questi giochetti, ultimo dei quali l’arrivo, senza preavviso, dei rappresentanti del gruppo finlandese. Fino a poco tempo fa la dirigenza dell’Ermolli diceva che questi signori volevano acquisire l’azienda per farla fallire. Per questo motivo lunedì abbiamo impedito loro l’ingresso in fabbrica”. Quali sono, allora, le prospettive? “C’è una cordata locale che si è fatta avanti e noi intravediamo alcune speranze, perché sono stati i soli ad illustrarci il loro piano industriale, almeno per l’immediato futuro- dice Dario- Ma la proprietà da quell’orecchio non ci sente, perché non ritiene di avere le necessarie garanzie. Di sicuro c’è che se non ricominciamo subito a produrre, siamo destinati alla chiusura e sarebbe un colpo mortale non solo per i 220 lavoratori, ma anche per i 60 dell’indotto e di conseguenza per l’intera vallata”. Ieri pomeriggio c’è stato un incontro in videoconferenza da Milano con la proprietà, nel corso del quale è stata ancora respinta la richiesta di far entrare gli esponenti dell’Ahlstorm. Si è verificato, però, un fatto importante: è salito a Moggio l’assessore regionale Bertossi, il quale ha proposto al cda la costituzione, entro dieci giorni, di un tavolo regionale, presenti tutti gli attori, per trovare una soluzione alla crisi. Invito accettato.
(di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino)