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Un concerto benefico in favore dell’asilo di Artegna

Sabato 4 marzo con inizio alle ore 20.45 presso il Teatro Lavaroni di Artegna, andrà in scena un concerto-spettacolo dal titolo “Musica romantica in Friuli, ricerca e sperimentazione”, i cui ricavati saranno interamente devoluti a sostegno della scuola materna “Mons. Castellani”, in collaborazione con le associazioni Crescere con i piccoli e Amici del teatro di Artegna.

Il Gruppo Fisarmonicisti di Tarcento

Ideato dal Gruppo Fisarmonicisti di Tarcento, presieduto da Ivan Novelli e diretto da Massimo Pividori, con la partecipazione del gruppo Balarins de Riviere e di Roberto Michelizza ai live electronics, lo spettacolo sarà condotto dal musicologo Alessio Screm (nella foto in alto), il quale guiderà il pubblico, tra incursioni estemporanee, fonti storiche, aneddoti e affabulazioni, alla scoperta di una collezione inedita e mai eseguita di antiche danze in uso in Friuli. Le così dette “Schiave”, fatte riemergere da Paolo Pellarini da una raccolta appartenuta a monsignor Pietro Comelli di Nimis (il precettore di Caterina Percoto), ora custodite all’Archivio di Stato di Udine. Oltre a queste e ad altre danze, come le “Cortigiane” e la mirabile “La Sclave de Tor”, eseguita in abiti tipici dai ballerini di Magnano in Riviera, la trama della serata ad Artegna si spingerà fino a raggiungere manipolazioni sonore, incursioni e fusioni musicali e coreutiche, con brani sperimentali di nuova concezione firmati da Massimo Pividori.

I Balarins de Riviere

La dicotomia tra tradizione e innovazione qui trova una risposta. Lavori come “Castello”, che prende spunto dalla celebre villotta “O ce biel cjistiel a Udin”, e “Stries de Tencje”, una suite di danze per ensemble di fisarmoniche e live electronics, diventano il tessuto musicale per un gioco di figurazioni a ballo, questa volta del tutto impensate.

«La storia del ballo e della musica da ballo in Friuli – commenta Alessio Screm -, è carica di fascino e punti ancora oscuri, che bene si prestano ad essere investigati e colmati da nuove creazioni, frutto della fantasia di noi friulani. È un mondo misconosciuto che trova origini molto lontane, almeno a Sant’Ermacora, protomartire di Aquileia e inventore della danza sacra».
Una panoramica ad ampio raggio, con un occhio al passato e uno al futuro, in cui si mescolano i confini tra musica, ballo, poesia, aneddoti, leggende e letture da Caterina Percoto, Valentino Ostermann, Ippolito Nievo ed altre personalità che si sono dedicate alla salvaguardia del patrimonio culturale friulano, ora rinnovato da nuove idee”

L’ingresso è a offerta libera.
Per info: gruppofisarmonicisti@gmail.com.