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Tolmezzo si candiderà a diventare Città alpina del 2017

“Rialziamo la testa. Nel periodo tra i più difficili per la città – crisi Coopca, caserma che chiuderà, per dirne due –  vogliamo ridare nuovo slancio a Tolmezzo e alla Carnia con un obiettivo ambizioso: diventare Città Alpina dell’anno 2017. È dovere di chi amministra tracciare una via di sviluppo per la propria comunità, che ci faccia uscire dalle sabbie mobili delle difficoltà quotidiane. Amministrare in tempo di crisi significa proprio questo: avere il coraggio di liberarsi dalla tirannia dell’istante, che ti obbliga a soluzioni tampone, e indicare nuove rotte, che diano prospettive e futuro”.

Il sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo ha annunciato la prossima candidatura di Tolmezzo a Città Alpina dell’anno, lo ha fatto nel weekend a Trento, dove ha partecipato come uditore alla assemblea dell’associazione composta dalle città che sono state insignite del titolo a cui ambisce la città Carnica. Sono stato invitato dal sindaco della Città di Trento dopo aver manifestato l’interesse a conoscere la rete delle città alpine dell’anno. E’ stata l’occasione per conoscere l’associazione e per presentare la nostra realtà. Sappiamo che ci saranno altre città interessate, ma vogliamo giocarci le nostre carte”.

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Il sindaco è infatti intervenuto nell’assemblea illustrando Tolmezzo e la Carnia, le caratteristiche del territorio, la sua storia e le potenzialità, destando notevole interesse. “È un onore per la nostra città avere ottenuto i complimenti della rappresentante di Chamonix, o di quella di Trento, località che sul piano dell’impegno per le Terre Alte e per una visione Smart della città sono dei punti di riferimento”.

Qui si può scaricare le slide di presentazione del sindaco.

Il titolo di città alpina dell’anno non viene assegnato alla città alpina più bella o più turistica (sebbene nel 2014 sia stato conferito a Chamonix), bensì a quella che più si impegna a mettere in atto politiche a favore della montagna e che, per storia e pratica è un punto di riferimento delle popolazioni alpine che la abitano o che godono dei suoi servizi.

“Poter stare al medesimo tavolo dove sono seduti i sindaci di Trento, Annecy, Bolzano, Chambery, Lecco, significa avere voce in capitolo per le politiche della montagna e, soprattutto, collaborare alla realizzazione di progetti europei. Vogliamo fortemente prendere questo treno, che riteniamo essere un’opportunità importante per un territorio in cerca di rilancio e identità”.

L’ITER DA SEGUIRE

brollo città alpinaI passaggi previsti sono questi: presentazione formale della candidatura entro fine gennaio 2016. Quindi la giuria esaminerà il dossier della candidatura e si pronuncerà in autunno 2016. In caso positivo, nel 2017 Tolmezzo diverrà Città Alpina dell’anno e l’assemblea delle città associate.

“Diventare Città Alpina è l’inizio di un percorso a medio e lungo termine – prosegue Brollo – adesso rassodiamo e seminiamo un terreno fragile, i frutti si raccoglieranno col tempo se, a cominciare da noi, chi amministrerà Tolmezzo saprà contare al tavolo internazionale, tessendo relazioni con le altre città della rete realizzando progetti europei. Si tratta di una opportunità non solo per la città, ma che dovrà fare da volano per tutta la Carnia”.

“Un problema di Tolmezzo è che si tratta di una città che fornisce servizi a un territorio vasto ma ha una identità debole. Collocandola tra le città che dettano il passo sulle politiche alpine le si attribuisce di un ruolo impegnativo, ma da protagonista. Siamo una porta di accesso alle Alpi Carniche e con la fine della Guerra Fredda ci siamo trovati in un luogo centrale e non più periferico che dobbiamo valorizzare”.

“Prossimamente attiveremo una serie di incontri con le forze protagoniste del territorio, perché questa deve essere un percorso inclusivo, sostenuto da tutti e vissuto come opportunità e responsabilità da chi opera qui. Diventare Città Alpina – conclude Brollo – dell’anno non deve essere una coccarda da appuntare al gonfalone ma un’assunzione di responsabilità in favore del territorio alpino e a servizio della Carnia intera”.