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No della Regione all’illuminazione nei campi sportivi del Carnico

«Fare promesse in campagna elettorale per rastrellare preferenze è facile. Poi, alla prova dei fatti, i nodi vengono al pettine e a rimetterci è ancora una volta la montagna. La proposta di garantire l’illuminazione dei campi dove si gioca il Campionato Carnico viene bocciata dalla stessa maggioranza che qualche mese fa prometteva meraviglie».

A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Enzo Marsilio a margine della bocciatura, da parte dei consiglieri di maggioranza di un emendamento al ddl assestamento, con il quale si chiedeva di dotare gli impianti sportivi del Campionato Carnico che ne fossero ancora sprovvisti dell’impianto di illuminazione.

«Quando c’è la volontà i fondi si trovano o perlomeno si comincia con il tracciare un percorso di fattibilità» attacca Marsilio. «Dispiace che invece anche in questa circostanza si sia preferito opporre un niet e si dimentichino, già dopo soli pochi mesi, gli impegni elettorali presi dai consiglieri della stessa maggioranza. E non si può accettare neanche la risposta dell’assessore Gibelli laddove ironizza sul fatto che già altri consiglieri vorrebbero organizzare campionati estivi di calcio, mettendo in ridicolo in questo modo l’impegno dei tanti dirigenti e atleti che operano nel Campionato Carnico e soprattutto nell’ambito dei settori giovanili».

Evidentemente, continua Marsilio, «poco importa che il Campionato Carnico di calcio sia l’unico torneo in Italia che si svolge nel periodo estivo e che coinvolge da circa settant’anni tutti i Comuni del comprensorio e un Comune del vicino Cadore, movimentando 39 squadre di adulti (14 di 1° categoria, 13 di 2° e 12 di 3°)e 51 squadre di del settore giovanile ( 9 allievi, 11 di giovanissimi, 13 esordienti, 18 pulcini). Come è irrilevante anche che il Campionato Carnico avvii all’attività sportiva circa mille giovani e ragazzi e che coinvolga inoltre migliaia di atleti e tifosi con un impatto economico e sociale non indifferente».

Di fatto, conclude Marsilio, «gli impianti di illuminazione di Pontebba, Timau, Sutrio (nella foto), Imponzo, Forni di Sotto, Comeglians, Enemonzo, Verzegnis, Sappada, Fusea, Illegio e Rigolato non potranno svolgere l’attività in assenza di luce, quando l’illuminazione dei campi sportivi in Alto Friuli è oltremodo necessaria in considerazione del fatto che l’attività – in specie gli allenamenti -, trattandosi di squadre amatoriali, si svolge soprattutto di sera e in notturna».

4 pensieri riguardo “No della Regione all’illuminazione nei campi sportivi del Carnico

  • Due persone più ridicole di marsilio e mazzolini nella politica regionale non se ne sono viste!!! Siedono su una poltrona per occuparsi esclusivamente dei cazzi loro! Vergogna! Spero arrivi presto il tempo dei forconi!

  • Si potrebbe pensare al campionato nella sua totalita’ e non solo alla squadra del proprio paese (Sutrio) . I contributi dovrebbero essere divisi tra tutte le societa’ ; anche a quelle societa’ che , con fondi propri, hanno gia’ provveduto agli impianti di illuminazione .

  • paolo iussa

    Meno male si sono letteralmente buttati miglia e miglia di Euro

  • Da parte sua miglia e miglia di stupidaggini…

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