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Mentil (Pd) replica a Mazzolini (Lega): «Meno slogan, più strategie»

“Ancora una volta, come capitato ad agosto, il vicepresidente Mazzolini svia dai temi concreti e si sottrae ad una discussione costruttiva sulle strategie per la montagna, preferendo ripiegare sugli attacchi personali o andando a estrapolare questioni prettamente locali, sulle quali tra l’altro non ha nemmeno contezza”. Massimo Mentil, sindaco di Paluzza e coordinatore del Partito Democratico dell’Alto Friuli replica agli attacchi ricevuti dall’esponente leghista dopo il suo intervento relativo al turismo montano.

“E’ evidente che quando si va a toccare il tema della mancanza di una strategia complessiva sulla montagna emerge questa tendenza della Regione e di Mazzolini in particolare a fare enunciazioni “pubblicitarie” piuttosto che inserite in un contesto complessivo – prosegue Mentil – e quindi sentendo la sua “non” risposta alla nostra idea e ai nostri temi per capire dove vogliamo andare come Regione su turismo e montagna, sta a significare che abbiamo colto nel segno. E’ tra l’altro inutile da parte sua elencare una serie di azioni e competenze che però concretamente non vengono esercitate”.

“Del resto non è la prima volta che ascoltiamo da parte sua proclami rimasti sulla carta – aggiunge ancora l’esponente del Pd -. Ricordiamo nel 2020 l’annuncio di un disegno di legge sui bike park in montagna, eppure di ciò si è persa traccia e mi risulta non sia mai approdato in Consiglio regionale; un esempio delle sue boutade che poi concretamente non si applicano. Infine, per quanto riguarda l’amministrazione comunale di Paluzza, ci penseranno i cittadini a verificare quanto fatto o non fatto. Mazzolini lasci agli amministratori locali le proprie responsabilità, non è compito suo fare il censore, perchè quello che fa la Regione ricade sui Comuni, ma non viceversa”.