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Mentil (Pd): «Per il turismo montano serve una strategia vera, non bonus e spot»

“La montagna ha bisogno di azioni sistemiche che garantiscano una prospettiva e non di bonus e spot”.

Ad affermarlo è il sindaco di Paluzza e coordinatore del Partito Democratico dell’Alto Friuli Massimo Mentil, che aggiunge: “Già i dati delle presenze estive in Carnia e nel Tarvisiano, presentati dal presidente Fedriga e dall’assessore Bini, hanno fornito numeri impietosi e dovrebbero suonare da campanello d’allarme rispetto a una strategia promozionale del nostro territorio completamente sbagliata, sostenuta solo da dichiarazioni propagandistiche da parte di consiglieri regionali. In un trend di crescita che ha interessato tutta l’Italia, con una media nazionale nettamente superiore, la Carnia ha segnato un -0,5%, mentre per Tarvisiano, Sella Nevea e Pramollo il calo è arrivato complessivamente al -4,7%”.

Massimo Mentil

“Davanti a questo scenario – continua Mentil -, la risposta al grido di allarme degli albergatori di qualche giorno fa non può essere, ancora una volta, il metodo dei “bonus”. Comprendiamo la complessità della situazione ma proprio per questo c’è bisogno di una strategia vera e di sistema, che garantisca una vera prospettiva e una possibilità di guardare con fiducia ai prossimi mesi e anni. Il metodo dei bonus può dare una mano per qualche mese, ma poi che si farà della montagna?”.

Sul tema interviene anche il consigliere regionale Franco Iacop, anch’esso del Pd, commentando le ultime notizie sulla stagione invernale e in particolare sui piani relativi agli impianti di risalita nei poli montani della regione. «Dalle dichiarazioni riportate sui quotidiani riguardo alla situazione dei poli turistici montani, risulta evidente come l’assessore Bini non abbia più le redini del turismo montano, che ha appaltato di fatto al consigliere leghista Mazzolini. Questo è reso evidente dalle ripetute e anche contraddittorie dichiarazioni del consigliere sugli impianti e sul turismo e dal fatto che adesso pare decida anche dei fondi del bando ristori costi energetici».

«Sui costi di innevamento che risulterebbero assolutamente elevati è evidente la necessità di un forte impegno finanziario della Regione ed è altrettanto ovvio che sarebbe necessario un sostegno più puntuale al sistema ricettivo montano, per contrastare il caro energia e garantirne una apertura a pieno regime.». Inoltre, ricorda Iacop, «più volte abbiamo ribadito che gli investimenti per nuovi impianti e strutture sciistiche devono rispondere a criteri di sostenibilità sia economica che ambientale». E ancora, prosegue Iacop, «le dichiarazioni quantomeno azzardate del consigliere leghista dimostrano ancora una volta che esiste una programmazione per i poli montani autonoma rispetto alle azioni in essere a PromoturismoFvg e spesso persino riconducibili all’ambito territoriale in cui opera il consigliere. Proprio per avere chiarezza, abbiamo chiesto e stiamo ancora attendendo che l’assessore al Turismo, Bini, spieghi nella commissione di merito quali sono i risultati e le strategie per il turismo e in particolare per il settore della montagna, illustrando la programmazione degli eventi dell’inverno 22/23 e anche quali saranno le azioni per il risparmio energetico connesse al funzionamento degli impianti, abbandonando la logica degli annunci e degli slogan sui media». Infine, conclude Iacop, «prendiamo atto che anche Mazzolini conferma quanto da noi già ampiamente dichiarato in Aula, ossia che è necessaria una ricalibratura delle misure di sostegno al caro energia utilizzando al meglio quello che resta, ben 27 su 40 milioni, dei fondi alle imprese annunciati in assestamento.

Ricordiamo che lo stesso Bini presenterà oggi in conferenza stampa la stagione invernale.