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Mazzolini (Lega) sull’Albergo diffuso: «La Regione aiuterà solo chi crede nello sviluppo del territorio»

«È inutile dire ora “ho sbagliato” e chiedere che la Regione ci metta una pezza, rivedendo i requisiti per consentire a privati e Comuni di accedere al modello di Albergo diffuso. In tutti questi anni si è visto dove la formula ha funzionato e dove no, Enzo Marsilio non può “cadere dal pero” proprio adesso e chiedere dei correttivi».

Queste la replica che Stefano Mazzolini (Lega), vicepresidente del Consiglio regionale, rivolge all’ex assessore alla Montagna e attuale consigliere regionale del Pd, che ha chiesto appunto una revisione normativa che possa agevolare chi intende investire nell’Albergo diffuso.

«La Regione – aggiunge Mazzolini – non intende più finanziare i “furbi” ed è giusto che non usi denari pubblici a beneficio oltretutto di chi, con una gestione non ottimale, ha incrinato l’immagine anche di altre realtà dove l’Albergo diffuso ha funzionato benissimo. Chi investe nel turismo può e deve fare impresa, ma l’epoca dei fondi “a pioggia” è finita. Ora abbiamo una linea guida ben precisa». A che cosa si riferisce? «La parte pubblica fa tutti gli sforzi necessari, pur in momenti difficili sotto il profilo economico, ma ciò deve andare di pari passo con l’impegno dei privati – rimarca il vicepresidente -. Dove non ci sarà una risposta, tradotta nella creazione di nuovi posti letto alberghieri, noi non intendiamo intervenire. Siamo pronti a disimpegnarci ovunque non si vedano risposte concrete in tal senso da parte degli imprenditori. Non possiamo permetterci di gettare al vento soldi pubblici: investire è un aumento dei costi e non un automatico incremento di presenze turistiche. Queste ultime possono arrivare soltanto se ci sono strutture idonee ad accoglierle, tradotto: posti letto».

Mazzolini ricorda gli sforzi già destinati dall’amministrazione regionale allo sviluppo del territorio negli anni a venire: «Ringrazio il Consiglio per aver accolto la mia proposta di stanziare 25 milioni a favore dei poli sciistici della montagna, anche in periodo estivo. Ricordo anche i 7 milioni che saranno utilizzati per potenziare un fiore all’occhiello come la ciclovia Alpe Adria. Quanto all’Albergo diffuso – conclude – saremo ben felici di continuare a sostenere la formula dove già funziona, ma non è nella nostra ottica quella di gettare via denaro senza adeguati sforzi anche da parte dei privati. Saremo ben felici di camminare assieme a chi dimostra di credere nel proprio territorio».