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Edilizia Scolastica in Friuli, 303 i cantieri finanziati nell’ultimo triennio

Sono 1.080 gli edifici scolastici censiti in Friuli Venezia Giulia attraverso l’istituzione, nel 2014, dell’Anagrafe dell’Edilizia scolastica regionale. Grazie a questa operazione, a oggi è stato possibile finanziare 303 interventi su altrettante strutture per complessivi 121.065.454,00 euro, con 181 cantieri già aperti e una parte di essi già chiusi.

“Abbiamo iniziato a lavorare già dal 2014 – ha spiegato la presidente della Regione Debora Serracchiani nel corso della conferenza stampa convocata a Udine, nella sede dell’Amministrazione, insieme all’assessore alle Infrastrutture e al Territorio Mariagrazia Santoro – a una Programmazione triennale su quelli che riteniamo edifici strategici troppo importanti per i nostri cittadini e per tutte le famiglie”.

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“In questo modo – ha spiegato – siamo stati in grado di accedere a fondi europei e nazionali come pure di utilizzare al meglio quelli regionali. Lavorando in squadra su tutti i livelli istituzionali e semplificando le procedure – ha evidenziato Serracchiani – siamo riusciti a dare risposte importanti ai cittadini su temi rilevanti quali l’efficientamento energetico, l’adeguamento sismico e gli interventi in emergenza”.

“A questo scopo – ha spiegato la presidente – sono stati creati due Fondi fondamentali: quello per la Progettazione consente ai Comuni di predisporre i progetti senza i quali è impossibile operare, quello per le Emergenze garantisce la possibilità di intervenire laddove ci sono urgenze improvvise che, una volta affrontate, consentono di perdere meno giorni di scuola possibili”.

Degli oltre 121 milioni di euro resi disponibili tra il 2013 e il 2016, 78,6 sono nazionali, 24,6 regionali e 17,8 europei.
La fetta più grossa è stata destinata alle:
– manutenzioni straordinarie (54,1 milioni per 166 opere in 105 comuni e in tutte le quattro province),
a seguire:
– l’efficientamento energetico (17,8 per 13 opere nei comuni di Tavagnacco, Fiume Veneto, Udine, Fontanafredda, Porcia, San Leonardo, Majano, Basiliano, Spilimbergo, Montereale Valcellina, San Daniele del Friuli e Faedis),
– le scuole nuove (15,9 per cinque edifici nei comuni di Savogna d’Isonzo, Cervignano del Friuli, Aviano, Remanzacco e Romans d’Isonzo),
– la conversione dei contributi da un’altra posta a quella scolastica (12,3 per 30 interventi in 24 comuni),
– l’adeguamento sismico (8,6 per otto interventi nei comuni di Budoia, Porcia, Corno di Rosazzo, Fiume Veneto, Udine, Cividale del Friuli e Casarsa della Delizia)
– e le scuole materne private (1,9 per 29 interventi in 15 comuni).
Fuori programmazione, invece, i fondi regionali pari a 5,8 milioni di euro per 45 interventi urgenti in 32 comuni e due province e, infine, 4,5 per sette adeguamenti sismici urgenti nei comuni di San Giovanni al Natisone, Sesto al Reghena, Budoia, Remanzacco, Coseano, Enemonzo e Pontebba.

Dei 181 cantieri aperti dal 2014 a oggi, 126 (su 166 finanziati) riguardano interventi di manutenzione straordinaria, cinque (su otto) adeguamento sismico, 38 (su 45) urgenze, 12 (su 29) scuole materne private rispetto alle quali altri otto sono in fase di avvio, due (su 30) conversione dei contributi. Quanto ai cantieri di prossima apertura, 13 sono relativi all’efficientamento energetico, sette agli adeguamenti sismici e 13 alla manutenzione straordinaria.

santoro-edilizia-scolasticaDai Comuni del Friuli Venezia Giulia sono giunte anche 44 domande per l’accesso a indagini statiche su edifici pubblici. Grazie a un canale di finanziamento istituito in fase di assestamento di Bilancio, hanno sottolineato Serracchiani e Santoro, sono stati assegnati 1,7 milioni di euro per indagini in 35 scuole ma lo stanziamento complessivo di 2,8 milioni (1,4 stanziato e 1,5 nella prossima legge di Stabilità) andrà a coprire le domande presentate e quelle future.

“Siamo di fronte a qualcosa di estremamente importante – ha commentato Santoro – in quanto stiamo intervenendo già su quasi un terzo degli edifici scolastici censiti. Va sottolineata – ha aggiunto l’assessore – l’ottima sinergia con i Comuni che hanno capito l’importanza di essere pronti con progetti cantierabili”. “Questo è un ottimo esempio – ha concluso Santoro – di come si possono conseguire ottimi risultati in tutti i Lavori pubblici”.