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A Cazzaso sono tornati a risplendere gli affreschi della Santissima Trinità

“Non importa come cadi, ma come ti rialzi. La comunità di Cazzaso è ritornata oggi nella propria chiesa. Era l’ottobre 2015 quando si frantumò parte di un affresco che dal soffitto cadde a terra. La morte del maestro De Giudici, la chiesa che si sbriciola, la frana in movimento, tutto sembrava suggerire: Cazzaso arrenditi, molla la presa. Invece no: oggi grazie al finanziamento voluto dalla presidente
Serracchiani per il restauro abbiamo festeggiato una bella storia, un paese che vive grazie alla voglia di non mollare degli Amici di Cazzaso e delle istituzioni sensibili a chi abita un piccolo paese di montagna”.

Con queste parole il sindaco di Tolmezzo Francesco Brollo ha salutato domenica nella frazione alta del comune, il completamento dei lavori di ristrutturazione e restauro della chiesetta della Santissima Trinità di Vai; con lui presenti la governatrice Serracchiani, don Angelo Zanello e tutta la popolazione con in testa l’associazione Amîs di Cjaçias.

Proprio la Regione ha finanziato con 30 mila euro, attraverso il servizio Politiche della montagna, il restauro della chiesa, chiusa dall’ottobre dell’anno scorso dopo che la frana che aveva colpito la zona aveva provocato il cedimento di un affresco, che si è staccato dal soffitto.  “Forse non servono tanti convegni e studi sullo spopolamento della montagna: servono invece segnali concreti e precisi, anche piccoli, per indicare che non c’è una condanna al degrado” ha commentato Serracchiani.