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A caccia delle rocce più antiche della Carnia

Si concentrerà nell’Alta Valle del Tagliamento, in Carnia, la collaborazione tra Regione Friuli Venezia Giulia e il dipartimento di Matematica e Geoscienza dell’Università di Trieste per lo studio dei possibili dissesti legati alla presenza dei cosiddetti litotipi evaporitici: in pratica delle formazioni geologiche per lo più gessose (tra le rocce più antiche dell’intera Carnia) che sono presenti in alcune specifiche zone dell’area montana regionale.

La collaborazione Regione-Università di Trieste, che prevede uno stanziamento complessivo di 30 mila euro, si inserisce nell’ambito della Convenzione quadro sottoscritta ancora nel marzo 2014 per l’avvio di attività e progetti di ricerca applicata utili alla conoscenza del territorio regionale.

Lo studio che sarà realizzato dall’ateneo giuliano, come indicato dalla delibera approvata oggi dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Ambiente, Sara Vito, intende definire prima e verificare successivamente la possibile pericolosità della presenza nel sottosuolo di questi tipi di rocce – nello specifico gessi e anidridi – che possono anche originare dissesti idrogeologici e movimenti franosi.