VERZEGNIS: Presentato il libro sulle “indemoniate”

Verzegnis e’ tornata venerdì sera a riflettere sulla sua storia e sull’ episodio ancora misterioso dell’ epidemia di isteria collettiva che la coinvolse nel secondo ‘800, durante un dibattito organizzato dal Comune in occasione della pubblicazione dello studio di Luciana Borsatti ”Le indemoniate. Superstizione e scienza medica – Il caso di Verzegnis”. Al tavolo dei relatori, insieme all’ autrice, lo psicanalista romano Alberto Panza, che con Salomon Resnik ha scritto il saggio di psicoantropologia che integra il volume, lo storico della scienza Mario Galzigna dell’ Universita’ di Venezia, il medico e studioso di storia locale Giorgio Ferigo. Questo e’ un libro ”di donne”, ha detto provocatoriamente Ferigo, ”ma i suoi protagonisti sono quasi soltanto uomini. E di quelle donne, attorno alle quali si incentrano i loro ragionamenti ed i loro pensieri, non sappiamo quasi nulla. E proprio questo fu l’ isteria nell’ Ottocento, un discorso che gli uomini facevano sulle donne”. Necessario dunque, ha proseguito, dare nuovo impulso alla ricerca storica ”per dare a quelle donne una biografia” e rispondere ai vari interrogativi che i documenti finora trovati lasciano aperti. Dell’ eroe, della fanciulla e del diavolo ha parlato invece Alberto Panza. L’ ‘eroe’ e’ in questo caso Fernando Franzolini, il medico udinese che intervenne per studiare il fenomeno e suggeri’ alle autorita’ statali le misure di vigilanza e repressione, fino all’ intervento dell’ esercito e alla deportazione coatta delle ”indemoniate” in manicomio, che sembro’ porre fine al male. Quanto al diavolo che pareva abitare il corpo delle fanciulle, ha detto fra l’altro Panza, esso rappresenta ”il grande Altro, tutto cio’ che rimane irriducibile alle potenzialita’ ordinatrici del pensiero”, ma che non si puo’ sopprimere ”perche’ equivarrebbe a sopprimere l’ umano, non perche’ l’ uomo sia malvagio, ma perche’ e’ irrisolvibilmente contraddittorio”. A Galzigna infine il compito di ripensare criticamente non solo gli assiomi scientifici da cui partiva l’ intervento medico di Franzolini, ma anche quelli che reggono l’ approccio psichiatrico e terapeutico anche nel nostro tempo.