TOLMEZZO: La visita del ministro dell’ambiente Matteoli

”Nessun ricatto occupazionale c’e’ stato alla base della decisione del Governo di nominare un Commissario ad acta per la cartiera di Tolmezzo”: lo ha detto nel corso di una visita agli impianti produttivi il ministro dell’ Ambiente, Altero Matteoli, il quale ha ribadito ”la volonta’ della proprieta’ di contribuire a risolvere i problemi ambientali del sito produttivo carnico”. Matteoli – che ha precisato di voler parlare dopo un periodo di silenzio per puntualizzare sulle tante inesattezze emerse negli ultimi tempi a proposito della vicenda della cartiera di Tolmezzo – ha ribadito che ”nell’ ordinanza con la quale e’ stato nominato il Commissario sono elencati ben 16 punti per risolvere l’ emergenza ambientale da seguire nei tempi stabiliti”. Il ministro ha anche ricordato il ‘caos legislativo’ in materia. ”Abbiamo avuto a che fare con ben 30 norme – ha spiegato – e quindi abbiamo lavorato in condizioni davvero difficili. Per questo, compito del ministero sara’ anche quello di giungere ad una semplificazione che tuttavia non significa non tutelare l’ ambiente. Sviluppo e tutela del territorio devono essere compatibili”. Accompagnato dai vertici della cartiera, il ministro ha visitato gli impianti soffermandosi anche a dialogare con alcuni dipendenti. Chiusa dalla Procura di Tolmezzo per inquinamento,l’ attivita’ produttiva alla cartiera Burgo e’ ripresa dopo la nomina del Commissario ad acta che il Governo ha individuato nel presidente della regione, Renzo Tondo. Il Commissario ha due anni di tempo per realizzare il programma di risanamento concordato con la proprieta’, il comune di Tolmezzo, la provincia di Udine e il consorzio per lo smaltimento delle acque. Gli investimenti previsti per il nuovo depuratore superano i dieci milioni di euro