TOLMEZZO: La visita del ministro Castelli

Il Tribunale non “chiude” e il carcere non “inquina”. Parola di ministro, nel corso della sua veloce visita a Tolmezzo. «Finché sarò io Guardasigilli – ha assicurato Roberto Castelli – il tribunale di Tolmezzo resterà aperto. Questa della chiusura è una notizia senza alcun fondamento. Oltretutto Tolmezzo è un luogo di frontiera per cui caso mai dobbiamo potenziarlo».
Dopo Trieste e Udine, il ministro della Giustizia Castelli ha chiuso a Tolmezzo la sue puntata in regione. In programma la visita alla casa circondariale ma anche un incontro in municipio, alla presenza, fra gli altri, del sindaco Sergio Cuzzi, del presidente del Tribunale di Tolmezzo Antonio Pivotti, del procuratore della Repubblica Enrico Cavalieri e del presidente dell’ordine degli avvocati tolmezzini Beorchia.
Accompagnato dal senatore carnico Moro ed atteso in piazza XX Settembre dai consiglieri regionali della Lega Nord, Zoppolato e Londero, il guardasigilli è salito in sala giunta, fermandosi non più di dieci minuti. All’uscita ha spiegato il suo pensiero in merito ai tribunali minori, dopo che nei giorni scorsi Cuzzi aveva lanciato un nuovo monito sul possibile ridimensionamento di quello di Tolmezzo: «La riorganizzazione della giustizia passa anche attraverso i piccoli tribunali – ha detto Castelli – Qui, fra l’altro, siamo in una zona di frontiera estremamente sensibile riguardo ad uno dei problemi fondamentali del nostro paese, l’immigrazione clandestina. Pertanto vanno sicuramente potenziate le strutture friulane in materia».
Il tema dei clandestini era stato affrontato anche nella tappa udinese di Castelli. Nel capoluogo, in tarda mattinata, il vicepresidente della Regione Alessandra Guerra aveva sollecitato «attenzioni particolari» per una terra di confine che, in vista dell’allargamento a Est, diventa quanto mai centrale e strategica: «Noi siamo pronti a diventare il presidio del governo. Ma il governo ci aiuti a fronteggiare l’emergenza al confine e quella sui flussi».
Durante la visita tolmezzina Castelli ha voluto tranquillizzare i carnici: «Se le mie informazioni sono esatte, come ritengo e credo, i mafiosi detenuti a Tolmezzo sono detenuti in regime di 41 bis. Quindi carcere di massima sorveglianza per cui non penso che ci siano assolutamente possibilità di inquinamento per il territorio». Tesi avvalorata dalla successiva visita effettuata all’istituto penitenziario con il direttore del carcere, Salvatore Pirruccio. «Una struttura tra le migliori che ho finora visitato» ha riconosciuto il guardasigilli, «un modello da seguire e da potenziare per quanto riguarda l’organico». Castelli ha anche confermato lo stanziamento per la costruzione di una sala per le videoconferenze attigua alla sezione del carcere che ospita i detenuti in regime di 41 bis».
In questo frenetico tour in Carnia, il Ministro Castelli si è concesso nel tardo pomeriggio un breve break alla “corte” di Bepi Salon, uno degli ultimi guru della gastronomia carnica. Apprezzato il frico con i funghi. Da queste parti un classico. Il delicato aroma del risotto al tarassaco. Le verdure di stagione che accompagnavo il capretto allo spiedo e con le deliziose “golosità” di casa Salon a concludere alla grande il momento di relax del ministro con il senatore Francesco Moro. Ad accompagnare Castelli c’erano anche i parlamentari leghisti Fontanini e Bosco e i consiglieri regionali Londero, Arduini e Zoppolato.
(di Lucio Cimiotti e
Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)