TOLMEZZO: Inagibile la chiesa di Cadunea

La chiesa di San Tomaso di Cadunea è stata dichiarata temporaneamente inagibile e così, da domenica prossima, gli abitanti della frazione tolmezzina per seguire la S.Messa dovranno recarsi presso la sala del Circolo sociale culturale. E’ stato il sindaco Cuzzi a dichiarare lunedì scorso l’inagibilità dell’edificio di culto dopo aver preso visione del verbale redatto dai tecnici comunali, i quali, in un sopraluogo, hanno constatato che le arcate centrali e l’angolo nord-est sono lesionati. Erano stati gli stessi parrocchiani a notare le crepe e la caduta di calcinacci verificatisi in seguito al terremoto dello scorso 14 febbraio: “Inizialmente non avevamo dato troppo peso alla cosa- spiega Gabriele Ioannone, direttore del consiglio pastorale parrocchiale ma anche consigliere comunale- Constatato, però, che i calcinacci continuavano a cadere, abbiamo ritenuto opportuno informare l’amministrazione comunale, la quale si è prontamente attivata”. L’inagibilità è ovviamente un brutto colpo per l’intera comunità di Cadunea, come conferma il parroco, don Giordano Cracina: “Ovviamente sì, ma comunque chiedo alla gente pazienza. Era era necessario tutelare l’incolumità, innanzitutto dei cittadini ma anche di alcuni manufatti preziosi che si trovano all’interno della chieda. Mi riferisco in particolare all’altare ligneo dorato risalente alla metà del diciassettesimo secolo e restaurato nel ’98. E’ sempre stato posizionato nel coro, nella zona cioé più danneggiata, ma fortunatamente, dopo il restauro, era stato spostato in un altro lato della chiesa, in attesa di rioccupare quanto prima il suo posto originario”. Ora, quindi, sarà l’ex latteria il nuovo luogo di ritrovo: “Ci dovremo adattare, così come avvenne dopo il sisma del ’76- dice don Cracina- Devo ringraziare il centro socio culturale per l’ospitalità nell’ex latteria, ma ora mi auguro che a livello regionale arrivi un sollecito aiuto, perché una comunità di 270 abitanti non può offrire molto sul piano economico”. L’ordinanza del sindaco è stato notificata anche alla Curia Arcivescovile di Udine: “Una concertazione da parte degli enti predisposti è sempre auspicabile per risolvere i problemi- dice don Cracina- Mi auguro che ciò avvenga anche in quest’occasione”. La chiesa di Cadunea è quindi il terzo edificio di culto, a risultare lesionato dal terremoto del 14 febbraio, anche se nei casi di Moggio e Paularo i danneggiamenti erano risultati subito evidenti. (di
Bruno Tavosanis, da Il Gazzettino)