RAVEO- Patto tra le Province di Udine e Pordenome

Due istituzioni diverse ma con un unico obiettivo: perseguire il rilancio e la valorizzazione del territorio montano. Le province di Udine e Pordenone si sono incontrate nella sala parrocchiale di Raveo, per discutere di montagna. Punto di partenze del confronto è stato il piano di sviluppo licenziato da Palazzo Belgrado a maggio. Oltre ai due presidenti, Marzio Strassoldo ed Elio De Anna sono intervenuti anche i vicepresidenti Renato Carlantoni e Alessandro Ciriani, i presidenti del Consiglio Fabio D’Andrea e Antonio Sartori di Borgoricco e l’assessore alla montagna di Udine Vittorio Caroli. In sala, insieme all’assessore al turismo Lanfranco Sette e al vicepresidente del Consiglio Claudio Sandruvi, erano presenti diversi sindaci carnici, i rappresentanti delle comunità montane della Carnia e del Friuli Occidentale, tecnici e dirigenti delle due province, esponenti del mondo economico, sociale e culturale dell’Alto Friuli.
Dopo il saluto portato dal primo cittadino di Raveo, Daniele Ariis, è toccato a Marzio Strassoldo spiegare le ragioni dell’incontro: “Ci siamo dati appuntamento a Raveo – ha spiegato – per siglare la nascita di un patto di ferro tra due province, che nonostante siano caratterizzate da territori eterogenei, hanno l’intenzione di risolvere insieme le problematiche e le difficoltà della montagna. Per raggiungere l’obiettivo finale è infatti indispensabile eliminare i personalismi e cominciare a collaborare. Credo – ha aggiunto – che solamente queste due province possano portare avanti un discorso serio ed organico sull’argomento, poichè esse rappresentano le uniche istituzioni a possedere, al loro interno, fette di territorio montano. Ci uniamo per poter chiedere con maggiore determinazione alla Regione le competenze e le risorse necessarie per il rilancio della montagna.
Solo in questa maniera – ha concluso – il piano di rilancio potrà prendere concretamente forma”.
Per Strassoldo le province sono “enti vicini ai cittadini della montagna, come ha dimostrato la tempestività di intervento a favore delle piccole attività economiche in difficoltà messa in atto dalla Provincia di Udine all’indomani della disastrosa alluvione che ha colpito la Valcanale ed il Canal del Ferro ad agosto”.
Udine e Pordenone quindi, dimostrando unitarietà di intenti fanno sistema, per accrescere la propria forza in attesa del “confronto” con la Regione.
“Il piano di rilancio realizzato dalla Provincia di Udine – ha commentato il presidente pordenonese De Anna – se pur valido, necessita di essere integrato con le specificità del nostro territorio. A quel punto, quando questo passaggio sarà portato a termine, potremo presentare alla Regione un documento unico. Siamo consapevoli – ha precisato – di non poter risolvere tutti i problemi esistenti in montagna, crediamo però che per cominciare sia necessario adottare una politica di integrazione con il territorio, capace di portare investimenti che abbiamo ricadute proficue in loco”.
Secondo De Anna il ruolo della provincia dovrà essere quello di coordinare tutti i soggetti, gli enti e le istituzioni operanti sul territorio, creando in questa maniera un fronte compatto in grado di fronteggiare con maggiore forza la Regione.
L’incontro di Raveo è servito per muovere i primi passi di una collaborazione tra due istituzioni. Ora la Provincia di Pordenone avrà una settimana di tempo per visionare il piano di sviluppo preparato da Palazzo Belgrado, per integrarlo e per adottarlo. L’appuntamento è fissato per lunedì prossimo ad Arba, nel pordenonese, quando verrà presentato il documento comune delle due province friulane.