AMARO- Agemont, il convegno sul risparmio energetico

“Quello del risparmio energetico è un problema complesso, che va affrontato da diversi punti di vista, primo fra tutti quello legato all’impellente incremento del fabbisogno energetico che interessa i Paesi fortemente industrializzati. A tal proposito è necessario che tali nazioni da un lato investano in nuove tecnologie, in grado di portare minori consumi, e dall’altro, si adoperino per utilizzare al meglio le fonti energetiche attualmente disponibili”. Ad affermarlo è stato Roberto Caldon, docente presso l’Università degli Studi di Padova e direttore del Centro Studi di Economia e Tecnica dell’Energia “Levi Cases”, nel corso del convegno: “Energia e sviluppo, nuove prospettive e opportunità nel settore industriale”, organizzato da Agemont, ad Amaro, in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova. Durante l’incontro sono stati approfonditi alcuni aspetti relativi al risparmio energetico, inteso anche come opportunità, per le Pmi del territorio montano, per ridurre i costi e aumentare, di conseguenza, la competitività. “Se opportunamente gestito – ha indicato Pier Antonio Varutti, direttore di Agemont – l’utilizzo di fonti rinnovabili, oltre ad essere un’attività prevista dalla legge, può rappresentare un’importante fonte di riduzione dei costi per le imprese. E’ fondamentale, per questo, sensibilizzare le Pmi montane affinché sviluppino una vera e propria cultura del risparmio energetico”. L’appuntamento, che rientra nell’ambito dell’azione 2.3.2 del Docup Obiettivo 2 2002-2006 – Progetto Sprint, ha visto inoltre la presenza del consigliere regionale Antonio Martini e di Arturo Lorenzoni, docente presso l’ateneo patavino e direttore di ricerca dell’Iefe (Istituto di Economia e Politica delle fonti di energia e dell’ambiente) dell’Università Bocconi di Milano, che ha delucidato sulle misure legislative statali a sostegno del risparmio energetico. “Per giungere ad un sensibile abbassamento dei consumi energetici – ha detto – è indispensabile un’azione sinergica che interessi i distributori di energia, le Regioni, i Comuni e le imprese, che devono fare sistema”. A trattare il tema: “Certificati bianchi e le tipologie di intervento per un risparmio energetico” è stato, invece, Roberto Benato, docente dell’Università di Padova, che si è soffermato in modo particolare su alcune operazioni attuabili dalle aziende, fra cui il rifasamento. “Si tratta di interventi – ha spiegato Benato – che implicano dei costi che però vengono ampiamente ripagati dai minori consumi e, quindi, da spese inferiori”. A chiudere i lavori, prima di lasciare spazio al dibattito, è stata Daniela Maizeni, consulente finanziario specializzata in europrogettazione, compilazione bandi e reperimento finanziamenti europei, nazionali e regionali nell’ambito dell’energia rinnovabile, che ha approfondito la situazione attuale e le possibili evoluzioni delle fonti rinnovabili sul territorio regionale.