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Gran prova di Yari Boezio nell’Ultra Trail Vipava Valley in Slovenia

Yari Boezio, tesserato Fidal con le Aquile Friulane di Fagagna e CSI con la Stella Alpina di Forni di Sopra, è il primo italiano ad aver chiuso la gara master della UTVV (Ultra-Trail Vipava Valley Slovenia) di 165km, dislivello 6500 metri, con il gran tempo di 24h55’09”, che lo diploma Emperor (imperatore).

Nella classifica generale assoluta il runner udinese è decimo, con davanti a lui solo trail ranner di livello internazionale. La gara, molto selettiva, partita alle 19 di venerdì 26 aprile, ha schierato circa un’ottantina di partecipanti, tra i quali una dozzina di italiani. La sfida dell’UltraTrail è ambientata nella Valle del Vipacco (Slovenia) con un giro ad anello che per la maggior parte segue sentieri escursionistici. Al giro di boa tocca il confine con l’Italia, lo attraversa in piazza Transaplina, sale al castello di Gorizia e poi ritorna in Slovenia lungo il sentiero sotto il monastero di Kostanjevica. La competizione è molto interessante dal punto di vista storico-paesaggistico, perché a tratti ripercorre i resti dell’antica strada romana che collegava Aquileia all’odierna Ljubljana.

«Volevo fare bene la gara e per questo da gennaio ho seguito allenamenti adatti con dislivelli adeguati – racconta Boezio, autore di una prova tutta in crescendo -. La paura di non finirla non c’era e la preparazione è stata fondamentale per la gestione della gara, infatti sono stato molto attento. Il mio obiettivo è realizzato: volevo farla bene nel tempo prefissato. Non ho avuto nessuna crisi, mi sono organizzato bene perché ero consapevole che non avrei avuto nessuno ai punti vita o sul percorso, in totale autogestione sia a livello alimentare che mentale. Non ho sofferto, ero bello carico. Ho un lieve rammarico, potevo chiuderla meglio se non avessi avuto un piccolo dolore alla tibia. Sono stato fortunato, anche col meteo, mi sono goduto il paesaggio molto bello e la corsa notturna è stata un’esperienza nuova e stimolante. La grande soddisfazione è stata quella di aver viaggiato molto bene senza crisi e avere la consapevolezza di poter fare meglio, semmai deciderà di ripetere questa “follia” di nuovo».

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