TARVISIO- Presentati gli studi della Provincia

Mantenere le piccole attività produttive, garantire i servizi di prossimità ad abbattere le barriere infrastruturali esistenti. Questi gli obiettivi della Provincia di Udine per riuscire ad arrestare lo spopolamento e rilanciare le sorti della montagna friulana, affrontati nei due studi realizzati dalla dottoressa Stefania Troiano e dall’ingegner Michele Zadro. I dati emersi sono stati presentati nella sala consigliare di Tarvisio alla presenza del presidente della Provincia di Udine, Marzio Strassoldo, del vicepresidente Renato Carlantoni, del sindaco Franco Baritussio e di numerosi amministratori locali e rappresentanti di categoria. “Il deficit del territorio montano – ha affermato Strassoldo – può e deve essere invertito. La Provincia ha utilizzato i dati emersi dalle ricerche di Zadro e Troiano come base per la realizzazione del programma di sviluppo della montagna, approvato a maggio dal Consiglio provinciale”.
In Valcanale e Canal del Ferro le situazioni più critiche, dove cioè mancano sia esercizi pubblici che negozi di alimentari, si registrano nelle frazioni di Oltreacqua, Rutte Piccolo, Gniva, Rovereto ed Ovedasso. Il comune di Dogna invece risulta essere sprovvisto di farmacie e distributori di benzina. Queste le indicazioni emerse dall’indagine della dottoressa Troiano, che ha anche individuato alcune tipologie di intervento: assegnare 30 mila euro attraverso il fondo montagna della Provincia per l’apertura di un nuovo esercizio pubblico e provvedere alla sua gestione con un contributo di 5 mila euro per 10 anni. Michele Zadro si è invece occupato delle infrastrutture esistenti sul territorio e dello stato delle telecomunicazioni. “Grandi opere come la A23 – ha affermato Carlantoni – possono avere sia un impatto positivo che negativo. Nelle nostre valli le conseguenze maggiori le hanno pagate le attività economiche lungo la statale, dove il traffico è diminuito del 75%”. E’ stato poi ricordato l’impegno della Provincia di Udine nel tarvisiano con il sostegno all’istituto Bachmann e la realizzazione della pista ciclabile Coccau – Camporosso.