RAVEO- Il sindaco Ariis replica al consigliere Puicher

Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Raveo Daniele Ariis alle dichiarazioni rilasciate martedì dal capogruppo di minoranza Valerio Puicher relative alla cava di gesso “Chiarzò”. Ariis, innanzitutto, si chiede a che titolo parli Puicher e soprattutto da dove ricavi le informazioni su eventuali attività produttive legate all’estrazione del gesso: “Non c’è uno straccio di documento in cui si faccia riferimento a fabbriche di cartongesso- dice il sindaco-. Anzi, la destinazione di cui parla il gruppo Grigolin nei documenti presentati in Regione smentisce questa ipotesi. Del resto ci sarebbero altrimenti pesanti contraddizioni, visto che in quello studio si sostiene che il gesso serve al fabbisogno interno del gruppo per fare intonaci. Se oggi davvero si profilasse l’ipotesi del cartongesso, ci troveremmo davanti ad una serie di ipotesi contradditorie che ci farebbero dubitare dell’affidabilità di queste promesse occupazionali”. Ariis ricorda anche che la macinazione provocherebbe enorme disagio alla popolazione, “un impianto che mai e poi mai potrebbe essere collocato nella zona artigianale per l’eccessiva vicinanza all’abitato e per le prescrizioni che deve rispettare”, aggiunge il sindaco. C’è, inoltre, un riferimento alla cava di Entrampo, in comune di Ovaro: “Questo tipo di attività dipende pericolosamente dalla richiesta del mercato e se Entrampo lavora in tenore ridotto rispetto alle sue potenzialità, è evidente che non c’è spazio fin d’ora per la sopravvivenza della cava di Raveo e dei suoi occupati- dice Ariis-. Perciò, se ci fosse veramente questa volontà di aprire fabbriche di cartongesso o di oggettistica nella zona, non si capisce perché ciò non sia già avvenuto ad Entrampo”. Ariis, infine, manifesta perplessità su quelle che definisce “grandi imprese mordi e fuggi venete, che nel tempo dimostrano la loro vera natura e la scarsa considerazione per la realtà locale”, con chiaro riferimento alla vicenda De Longhi-Ampezzo. Poi, sulla Grigolin, aggiunge: “Nella relazione introduttiva del congresso territoriale della Fillea Cgil di Parma, viene spiegato che si sta cercando di sindacalizzare la Grigolin, ma con gran fatica a causa di un forte atteggiamento antisindacale della proprietà. Parole perlomeno preoccupanti”.
(di Bruno Tavosanis, dal Gazzettino)