CarniaCultura

vicino/lontano mont prosegue a Salârs di Ravascletto e Tolmezzo

Dopo l’inaugurazione con la Topolovska Minimalna Orchestra a Villa di Verzegnis, venerdì 29 luglio vicino/lontano mont si sposta a Salârs di Ravascletto, a Cjasa da Duga, l’antica casa di famiglia che la fotografa Ulderica Da Pozzo ha reso sede di mostre ed eventi, facendone un punto di riferimento culturale per tutta la Carnia. Alle 17.30 verrà inaugurata la mostra “Così vicina, così lontana”. Presenta una selezione, risalente agli anni Sessanta, della produzione del fotografo Umberto Candoni, testimonianza di una Carnia in bianco e nero, povera ma dignitosa. Le immagini, scattate da un Candoni già ottantenne, colpiscono per l’immediatezza e la grande capacità di trasmettere emozioni. Interverranno, oltre alla padrona di casa, anche l’animatore culturale Marco Lepre, che ne ha curato il catalogo, e il direttore del CRAF, docente all’Università di Udine, Alvise Rampini. La mostra si realizza in collaborazione con l’associazione culturale “Gli ultimi” e con il Comune di Ravascletto e resterà visitabile fino al 24 agosto.

 

Gli abitanti della montagna vivono in territori che, per quanto marginali, subiscono pienamente gli effetti delle crisi geopolitiche e geoeconomiche, cui si aggiungono i costi rilevanti della crisi climatica: fattori che incidono sulle loro prospettive di sviluppo e di vita. I montanari hanno certo bisogno di comprendere trend e dinamiche per immaginare e progettare un futuro possibile dentro l’Unione europea che, a sua volta, deve imparare ad accogliere, fin dai livelli politici più alti, le istanze anche radicali di chi vive, presidia e conosce le Terre Alte. Una sfida possibile? A vicino/lontano mont ne parleranno sabato 30 luglio alle 18.00, a Tolmezzo, la giornalista Francesca De Benedetti, firma di Domani, e il sociologo della comunicazione Massimiliano Panarari, con la moderazione di Maurizio Ionico, fondatore di Innovalp.tv, nell’incontro “Europei di montagna”, che si terrà nel giardino del Museo Carnico delle Arti popolari (via della Vittoria 2).

Tutti gli appuntamenti della rassegna sono a ingresso libero.

(nella foto Massimiliano Panarari)