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Vicentini: «Mi dissocio con fermezza da ogni ideologia e apologia»

«Mi dissocio con fermezza da ogni ideologia e apologia. Sono estraneo e saldamente avverso ai fatti che si sono verificati a Tolmezzo durante i festeggiamenti post elettorali. Avevo chiesto alla popolazione compostezza e sobrietà ed eccetto un momento di gradita convivialità, ho passato il pomeriggio in municipio a ragionare sull’impegno che i cittadini mi hanno chiamato a portare avanti per i prossimi 5 anni. Voglio che Tolmezzo esprima la sua identità democratica e il pluralismo d’idee su cui fonda la mia morale e quella del mio gruppo. Non accetto di essere collegato a bandiere o pensieri che non mi appartengano e non voglio che le azioni di pochi possano creare una strumentalizzazione del mio pensiero. Rispondano i responsabili personalmente del loro comportamento, che ho rigettato da subito e vedo inappropriato. Condivido integralmente le rimostranze degli esponenti di Anpi, del consigliere di Open Sinistra Fvg Furio Honsell, del capogruppo di Patto per l’Autonomia Massimo Morettuzzo e del rappresentante del Pd dell’Alto Friuli Massimo Mentil, così come quelle di qualsiasi persona con idee democratiche».

Sono le considerazioni ferme da parte del neoeletto sindaco di Tolmezzo Roberto Vicentini sulle accuse di “inneggio al fascismo” mossegli dopo gli scatti e il video dei festeggiamenti per la sua vittoria elettorale. «Ho l’esigenza di chiarire la mia posizione e quella del mio gruppo, condannando atti vili ed anticostituzionali – prosegue – . Non transigo sul costume e sul decoro. Riconfermo l’impegno politico tramite il dialogo con l’opposizione e qualsiasi fazione e pensiero costituzionali».

Netta anche la posizione di Laura D’Orlando, neoletta consigliera di centrodestra che ha ricevuto a Tolmezzo il maggior numero di preferenze in questa tornata elettorale: «L’antifascismo deve far parte del codice genetico di ogni italiano. Non essendo lì non ho potuto valutare la gravità dell’accaduto, ma ci tengo a ribadire la mia estraneità, anzi posizione avversa. a questi comportamenti».

«Che abbiano voluto regalarmi un gonfalone “particolare” – conclude il neoeletto primo cittadino tolmezzino –, ha reso pubblico il mio tifo per l’Udinese e di questo non mi sento di chiedere scusa. Senza malizia o pretenziosità si è ostentata la mia fede calcistica. Trovo disarmante che si voglia vedere o creare il male in ogni circostanza. Ripeto, il mio mandato sarà condotto nel segno della moderatezza e apertura a qualsiasi idea, purché rispettosa della morale ed espressa con i modi e le forme giuste. Abbiamo un impegno amministrativo da portare avanti – conclude Vicentini –. Nel frattempo farò in modo che le posizioni di chi è in fallo vengano chiarite e certi episodi sgradevoli non capitino più».