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Uno Stradivari in mostra a Malborghetto-Valbruna anticipa Risonanze Festival

Apre il tre giugno e sarà visitabile tutto il mese la mostra “Hegedus 1692: il capolavoro di Stradivari” a Palazzo Veneziano di Malborghetto-Valbruna. Un’esposizione che ha dell’incredibile, chiamata ad anticipare l’edizione 2022 del “festival del bosco” Risonanze che si terrà dal 16 al 19 giugno. Un violino di rarità e storia del tutto particolari, costruito nel 1692 dal più celebre liutaio al mondo, Antonio Stradivari, che lo forgiò nella sua bottega a Cremona 330 anni fa. Un anniversario degno di un pezzo unico, in acero, con la tavola in abete rosso ed una vernice, tra i segreti del maestro indiscusso dei violini, color bruno-arancio su fondo dorato, impreziosito da una voluta di grande eleganza che è un altro segno distintivo dei manufatti Stradivari. 

Lo Stradivadi Hegedus in mostra a Malborghetto-Valbruna

Sarà esposto grazie ad un impegnativo lavoro condotto dalla direzione artistica del festival Risonanze in collaborazione con la Liuteria Morassi e Mrs Lilly Camden and Mr Peter Biddulph, leader mondiali della perizia violinistica. 

L’inaugurazione ufficiale è venerdì 3 giugno alle ore 18, con la partecipazione straordinaria del violinista e direttore d’orchestra padovano Federico Guglielmo (nella foto di copertina), sommo esegeta dell’archetto e celebre studioso di musica antica e barocca, il quale offrirà un saggio solistico e poi, alle ore 21 nella cinquecentesca Chiesa della Visitazione e San Antonio (davanti al coevo Palazzo Veneziano), terrà un concerto come solista e concertatore dal titolo “Il violino di Federico II di Prussia” insieme all’Accademia d’Archi Arrigoni. Il programma è accattivante per questo progetto finanziato dal Bando “Confini” della regione Friuli Venezia Giulia, introdotto da Angelo Floramo con un contributo video sugli “Spiriti della montagna” e dal noto musicologo Umberto Berti che offrirà in presenza una digressione storica sul programma. 

In apertura verrà eseguita, in prima assoluta, la composizione per orchestra d’archi del compositore contemporaneo friulano Davide Pitis, “La Gjate Marangule” ispirata alla felina figura leggendaria della tradizione friulana. Di Haendel il “Concerto grosso op. 6 n. 1 in sol maggiore”, mentre del compositore Johann Gottlieb Graun due concerti per violino, archi e continuo: quello in re minore e quello in sol maggiore per due violini, con la partecipazione di Christian Sebastianutto insieme all’Accademia Arrigoni. Una compagine che recentemente ha prodotto un cd dedicato al compositore Graun, primo violino e Konzertmeister al servizio i Federico II il Grande, per la nota rivista nazionale “Amadeus”, meritandosi la copertina e l’inserto con queste registrazioni in prima mondiale. 

Il concerto è ad ingresso gratuito ma è necessaria la prenotazione, comoda e veloce, attraverso il sito rinnovato www.risonanzefestival.com.