CarniaEconomiaPrimo pianoTarvisiano

Un patto sul formaggio di malga con i cittadini dell’Alto Friuli

Acquistare formaggio di qualità partecipando allo stesso tempo ad un processo di formazione di comunità e di valorizzazione del territorio montano: è questo l’obiettivo del patto One Welfare del formaggio di malga proposto dalla rete informale di cittadini e associazioni Forum dei Beni Comuni e dell’Economia Solidale del FVG insieme alla Cooperativa Malghesi della Carnia, Val Canale e Canal del Ferro.

Un patto è – secondo la legge regionale “Norme per la valorizzazione e la promozione dell’economia solidale” (L.R. 4/2017), che lo prevede come strumento per attivare le filiere locali – un accordo informale tra abitanti di un territorio (produttori e consumatori)  basato sulla responsabilità e sulla fiducia, in cui si definiscono assieme gli impegni riguardanti sia la fornitura di un prodotto sano, sostenibile e a Km 0 sia il suo acquisto. Riportare la comunità al territorio reindirizzando i flussi economici ad una sfera locale consente di aumentare la resilienza nelle aree  coinvolte e la sostenibilità di una filiera. Altri due patti sono attivi in regione, entrambi attinenti la filiera del grano: il “Patto della Farina” del Friuli Orientale e quello del Friuli di Mezzo, entrambi ben avviati. 

In montagna, il settore zootecnico e lattiero-caseario è uno dei comparti dell’area agro – alimentare maggiormente sviluppati ma nonostante questo  nell’ultimo decennio ha mostrato segnali di crisi economica, che in una zona marginale si ripercuotono in una crisi anche dal punto di vista sociale, contribuendo al  progressivo allontanamento degli abitanti dalla propria terra. La perdita di questo storico tessuto produttivo  è quindi un rischio reale per il patrimonio culturale e ambientale della montagna .

Per dare una risposta alle criticità di questa filiera, l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (ASUFC), in collaborazione con l’Associazione Allevatori del FVG e il Dipartimento di Scienze Agro-alimentari, Ambientali e Animali dell’Università di Udine e  con il sostegno della Fondazione Friuli, ha attivato un progetto dal nome One Welfare, che intende favorire la creazione di una rete di attori che si impegnano nella valorizzazione di pratiche agricole/zootecniche sostenibili e che rappresentano la tradizione del nostro territorio, nell’inclusione sociale, nello sviluppo di percorsi sullo star bene attraverso il contatto con la natura, l’offerta di servizi per la comunità, nel supporto alle amministrazioni per favorire la gestione corretta delle risorse comuni. L’ottica generale, quindi, è quella di un benessere complessivo, attento non solo al prodotto, ma anche a chi lo fornisce e lo trasforma – uomini e animali – e all’ambiente in cui le aziende si trovano.

Nel corso della Giornata Regionale dell’Economia Solidale, tenutasi a Tolmezzo nel 2019 , il Forum, gli operatori dell’Azienda Sanitaria, i  docenti dell’Università di Udine e i cittadini hanno condiviso la necessità di impegnarsi per valorizzare e promuovere l’economia solidale nelle comunità montane; l’interesse si è incentrato proprio sul ruolo delle malghe e della filiera lattiero-casearia in montagna. Da quel momento il dialogo tra queste realtà è proseguito e ha creato le basi per la  collaborazione tra la rete di cittadini e  la Cooperativa Malghesi, già aderente al progetto  One Welfare in rappresentanza dei malghesi del territorio; questa collaborazione ha portato alla stesura del documento, un patto tra abitanti consumatori e produttori volto a sostenere il lavoro dei malghesi, il benessere delle persone, degli animali e dell’ambiente e l’economia di montagna. I cittadini che sottoscrivono il patto infatti, si impegnano ad acquistare il formaggio di malga e a partecipare, assieme ai produttori e in modo corresponsabile, ad un processo trasparente e  partecipativo, per riconoscere una giusta remunerazione del lavoro svolto malghesi non solo  nella realizzazione del prodotto ma anche nella tutela della natura e del paesaggio a favore di tutta la  comunità.

L’obiettivo è quindi quello di andare oltre il concetto di “Filiera corta”, promuovendo la formazione delle comunità locali. I firmatari – consumatori e produttori –, infatti, si impegnano a condividere un percorso verso la costituzione della assemblea in primavera, prima dell’ascesa alle malghe, per condividere idee e informazioni, stabilire i prezzi e discutere le questioni organizzative.  

Per questo primo anno la Cooperativa Malghesi, aderendo al patto One Welfare del formaggio, ha raccolto il prodotto proveniente dalle malghe Coot, Corcia, Dauda, Grantagar, Jelma, Meledis, Meleit, Montasio, Monteriu, Pieltinis, Pura, Ramaz & Lodin, Rio Secco, Valuta, Vinadia e Zoufplan, che hanno fornito un totale di 50 forme, acquistabili intere o a metà, a 16 euro al Kg, prezzo che consente un giusto riconoscimento  del lavoro dei malghesi. Il formaggio verrà consegnato provvisto di un gadget creato dal Centro Socio Riabilitativo Atelier di Fagagna che partecipa al progetto di valorizzazione delle economie di montagna.
Da oggi le adesioni al patto sono aperte per i cittadini di Carnia, Val Canale e Canal del Ferro,
che potranno prenotare la quantità di prodotto desiderata o ricevere informazioni scrivendo all’indirizzo pattodelformaggio@gmail.com