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Tutti i premiati del concorso letterario “Leggimontagna”

Si è svolto ieri al Teatro Luigi Candoni di Tolmezzo l’appuntamento con le premiazioni del concorso letterario Leggimontagna, il premio dedicato alle opere di narrativa, saggistica e racconti inediti giunto alla sua 18a edizione e dedicato quest’anno a Giulio Magrini.
Ecco tutti i premiati delle tre sezioni.

Per la sezione Narrativa il primo classificato è Luca Brunoni con “ Silenzi” (GCE – Gabriele Capelli Editore, 2019). La giuria composta da Luciano Santin (presidente), Fabiana Savorgnan Cergneu di Brazzà, Leila Meroi, Carlo Tolazzi ha motivato così la scelta: «Solido nell’impianto, nitido nella scrittura, intricato e intrigante nell’ambientazione e nello sviluppo, il racconto scopre l’inconfessata e universale fatica dei rapporti umani, restituita con toni tra il thriller e il noir. I timori e i rancori, i pregiudizi e i tabù, vengono fatti emergere e risaltano, proprio perché sottesi a una dimensione montana che, per convenzione, si vorrebbe linda e gioiosa. La dolente vicenda di Greta e degli altri protagonisti del romanzo fa luce anche su una pratica diffusa sino a qualche decennio fa nelle Alpi svizzere, quella dell’affido, intervento di tutela infantile che facilmente degenerava in piaga sociale». Secondo classificato il libro “Fronte di scavo” di Sara Loffredi (Einaudi, 2020) mentre al terzo posto va a “Lo Sciamano delle Alpi” di Michele Marziani (ed. La Bottega Errante, 2020). Segnalazione speciale assegnata a “Intrecci del tempo presente” (Forum Editrice, 2019) di Pier Giorgio Gri e “Ancora dodici chilometri” di Maurizio Pagliassotti (Bollati Boringhieri, 2019).

Tra i racconti inediti pervenuti la giuria composta da Francesco Micelli (presidente), Bruno Contin, Riccarda de Eccher, Luciano Santin ha scelto di premiare Marco Pozzali con “Sedici ore, ancora”; ecco la motivazione della giuria: «La storia si muove all’interno della camera 301 di un ospedale. Le ultime ore del padre sono scandite momento per momento. La vita che va spegnendosi è ripercorsa nei modi della memoria, dell’intimità del rapporto filiale. La montagna è il fuori. Rappresenta la continuità della vita, la ricchezza dei colori, il luogo dell’avventura. Sta al di là della finestra, che viene spalancata perché l’aria fredda del novembre ravvivi il corpo del morente. Il dentro e il fuori sono intercalati con sapienza e controllo delle emozioni. Il tempo a ciascuno assegnato diventa il tema centrale che vissuto nel caso ripercorrendo gli attimi finali di una persona cara apre inevitabilmente a riflessioni profonde, al valore degli affetti, al senso dell’esistenza, al teatro nel quale si svolge ogni esistenza.». Al secondo posto “La mia normale” di Giulia Massini e al terzo posto “Il Socio” di Andrea Riva.

Per la sezione Saggistica, valutazione non facile per la giuria composta da Gianpaolo Carbonetto (presidente), Gian Paolo Gri, Marcello Manzoni e Andrea Zannini. Al primo posto “L’Impero in quota. I Romani e le Alpi” di Silvia Giorcelli Bersani (Einaudi, 2019): «una parte di storia poco conosciuta – ha motivato la giuria – e abitualmente trascurata che in questa monografia è scritta ottimamente ed è di grande spessore per solidità d’impianto e per utilizzo, molteplicità, integrazione e critica delle fonti, ma anche per la capacità di sintesi di una bibliografia complessa e per l’acume critico nell’analisi dei rapporti complessi tra romani, ambiente e popolazioni alpine. Sette secoli di storia delle Alpi segnati dai processi di romanizzazione, conquista, controllo del territorio e delle risorse, colonizzazione, acculturazione e integrazione multietnica. Tutto questo porta a indagare, aiutati dalla vivacità dei racconti di avvenimenti e aneddoti, le ragioni strategiche, politiche ed economiche dell’occupazione, lo sviluppo delle relazioni, dapprima conflittuali e poi di avvicinamento e di mescolanza con i popoli già insediati in quota, il mutamento della visione delle Alpi, la correlazione tra aspetti di cultura materiale e strutture economico-sociali, istituzionali e religiose. Ne esce un quadro complesso, ma completo che induce il desiderio di conoscere ancora di più le radici delle culture e delle tradizioni delle nostre terre alte». Al secondo posto “Il monito della Ninfea. Vaia, la montagna, il limite” (ed.Lineagrafica Bertelli Editore, 2020) di Diego Cason e Michele Nardelli e un Premio speciale alla carriera è stato assegnato ad Annibale Salsa per “I paesaggi delle Alpi. Un viaggio nelle terre alte tra filosofia, natura e storia” (Donzelli Editore, 2019). Il Premio Speciale è stato attribuito dalla giuria della Saggistica al libro a cura di Alessio Fornasin e Claudio Lorenzini “Via dalla Montagna. Lo spopolamento montano in Italia (1932-1938) e la ricerca sull’area friulana di Michele Gortani e Giacomo Pittoni”, edito da Forum Editrice Universitaria Udinese. Questa la motivazione della giuria: «Non è frequente che in un premio letterario di saggistica vengano gratificati con un riconoscimento gli atti di un convegno, ma questo volume costituisce una proposta scientifica e letteraria di alto livello che, in più, ha il merito di affrontare un tema di grandissima importanza, come lo spopolamento della montagna, partendo dall’analisi di situazioni verificatesi nelle Alpi orientali che spesso sono state trascurate dai ricercatori maggiormente attratti dall’apparente maggiore fascino di montagne più conosciute e di località più frequentate dal turismo. Nell’insieme, gli atti offrono un’ottima sintesi critica e interdisciplinare degli studi realizzati a cavallo del secolo sulla montagna friulana, con il pregio di raccordare le indagini recenti alla precedente stagione del Novecento».

Gli appuntamenti non finiscono qui: dal 3 al 5 dicembre sarà la volta di Cortomontagna, concorso parallelo a Leggimontagna che quest’anno ha visto l’iscrizione di oltre 700 cortometraggi, di cui circa 190 attinenti all’argomento montagna,provenienti da vari paesi del mondo. La giuria sta esaminando i video a concorso. Oltre alle premiazioni dei cortometraggi, che saranno trasmesse anche in streaming, sono previsti appuntamenti di cinema davvero speciali.
Il Premio Leggimontagna e il Premio Cortomontagna 2020 sono organizzati dall’ASCA, Associazione delle Sezioni del CAI di Carnia – Canal del Ferro – Val Canale, in collaborazione con l’UTI, Unione Territoriale Intercomunale della Carnia, il Consorzio BIM Tagliamento e con il contributo e la partnership di prestigiosi Enti e Istituzioni.

(nella foto Luca Brunoni e Sara Loffredi)