Turismo in Montagna, la voce dei politici-albergatori
“Il turismo è un aspetto determinante per tutta la regione, in special modo in montagna. Dobbiamo costruire e non demolire, insieme – ha dichiarato -. Le peculiarità territoriali del Friuli VG, sono tali e tante che gli stessi discorsi, modelli, o prerogative condivisibili per altri territori, non valgono per la nostra terra. Quelli che possono apparire dei difetti, nell’approcciare il turista, se visti e contestualizzati in un luogo, possono venire considerati come un ‘modus’ tipico. Ovvero, sono in molti a preferire il Friuli in genere e la sua montagna, perché vantano ancora caratteristiche di genuinità , scarsissima o quasi assente globalizzazione, bellezza selvaggia ed incontaminata dei posti, valorizzati da una natura strabiliante”.
«Facile criticare quando si conosce poco o nulla della realtà turistica montana. Invece di attaccare. Serracchiani promuova una legge per agevolare chi in montagna ci vive e ci lavora». L’attacco è del responsabile Sicurezza e Immigrazione della Lega Nord Fvg, nonché ex presidente di Promotur, Stefano Mazzolini, che commenta le affermazioni sul turismo rilasciate dalla presidente della Regione Debora Serracchiani. «Giusto collaborare tra territori diversi: Carnia, Tarvisiano, Pordenonese. Però il miglioramento dell’offerta ricettiva della montagna friulana e quindi dell’ospitalità , non può prescindere da interventi mirati da parte della Regione. E non mi riferisco a inutili contributi a pioggia o a complicati fondi europei – aggiunge – ma a una norma specifica in grado di far risaltare la nostra autonomia di Regione speciale, con sgravi fiscali per cittadini e imprenditori della montagna. Penso a costi concorrenziali sul gasolio e sulla benzina rispetto alle vicine Austria e Slovenia, a costi ribassati per l’energia elettrica e per il riscaldamento. Solo così ci sarà voglia di investire in montagna e si potrà mettere un freno allo spopolamento».
Per Mazzolini è troppo facile guardare alle strutture alberghiere di Austria e Slovenia: «Il paragone con il Friuli non regge: lì le strutture sono tutte dotate dei migliori confort grazie ai costi dimezzati di energia e carburanti, oltre che a una pressione fiscale inferiore di almeno il 20%. Quindi Serracchiani, invece di soggiornare negli hotel di lusso di Roma, farebbe meglio a sedersi in Consiglio regionale e a condividere una norma ‘salva montagna’ con tutte le forze politiche. In caso contrario – conclude – la montagna continuerà a soffrire».
