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Turismo in Carnia, dopo le polemiche il faccia a faccia tra Serracchiani e Albergatori

Dopo le polemiche dei giorni scorsi sul tema dell’accoglienza in Carnia,  oggi la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani si è incontrata a Tolmezzo con una ventina di albergatori del territorio, alla presenza del sindaco Francesco Brollo, del comissario della Comunità Montana Lino Not, del presidente del Consorzio Carnia Welcome Massimo Peresson.

“Si è trattato di un incontro molto positivo – ha commentato la Presidente – nel quale è emerso che da tutti è condivisa la necessità di consolidare i risultati raggiunti, confermati dai dati positivi del turismo del 2015, ma anche di fare un salto di qualità nell’offerta ricettiva e turistica”.

spedizione adunata bici carnia“Ho colto – ha osservato Serracchiani – il forte impegno di tutti coloro che hanno partecipato a farsi parte attiva per ragionare assieme su come concretizzare un pacchetto di iniziative per alzare il livello dell’offerta professionale e dei servizi: la Regione per parte sua ha messo a disposizione le sue risorse, ha concluso il grosso di lavoro di progettazione sulle Aree interne e continuerà nel percorso di infrastrutturazione, fornendo i necessari servizi digitali al territorio. Occorre ora un lavoro di comunità affinchè questa occasione di rinnovamento non cada nel vuoto”.

“In Friuli Venezia Giulia ci sono strutture di eccellenza che hanno investito e hanno intrapreso anche nuovi percorsi di attrattività, per altre invece è necessario fare un salto di qualità, in particolare sulla professionalità degli operatori: il 2016 sarà l’anno di questa occasione, anche grazie alle tante opportunità offerte dalla Programmazione europea sulle Aree interne”, ha aggiunto Serracchiani.

Nel corso della riunione sono stati affrontati molti progetti che saranno oggetto di prossimi Tavoli di approfondimento tecnico: sulla formazione professionale, sulla cartellonistica e segnalazione viaria, sulle infrastrutture e sugli incentivi a sostegno dell’impulso del turismo delle ciclovie, sul collegamento tra ricettività e fruizione della rete museale e degli eventi.

In particolare sul tema della formazione, PromoTurismo FVG è al lavoro per individuare con gli operatori turistici i corsi maggiormente utili alle esigenze del settore – ad esempio sulla pianificazione e gestione del prodotto turistico e sul web marketing – cercando confronti e alleanze anche con gli operatori del Trentino, forti di una tradizione decennale di successi nel turismo della montagna e quindi interessanti interlocutori per il Friuli Venezia Giulia.

Nel corso dell’incontro è stato annunciato che sarà prossimamente convocata, dall’assessore regionale alle Infrastrutture e al Territorio Mariagrazia Santoro, una riunione dedicata al tema delle ciclovie.

2 pensieri riguardo “Turismo in Carnia, dopo le polemiche il faccia a faccia tra Serracchiani e Albergatori

  • curridor riccardo

    buon giorno,finalmente si e’ arrivati a parlare seriamente di turismo che,a mio parere,deve essere legato fortemente al territorio,ai prodotti tipici locali,al paesaggio che io ritengo bellissimo,allo sviluppo del nostro territorio.certo piu’ facile a dirsi che a farsi.Se cominciamo a togliere dai vertici delle strutture turistiche regionali i meneger di nomina politica e inseriamo giovani preparati,con apertura mentale e voglia di fare,allora si potra’ intraprendere un percorso nuovo sicuramente ricco di soddisfazioni.La natura ci offre uno spettacolo praticamente gratis,sta’ all’uomo rendere il territorio ben curato e bello a vedersi.E’ come se mi dessero una fabbrica chiavi in mano con gia’ tutto pronto e solo da farla funzionare.Credo che solo uno sciocco riuscirebbe a distruggere tutto questo,quindi diamoci da fare e guardiamo avanti.dobbiamo trovare persone motivate,con idee nuove e voglia di fare e giustamente pagate in base ai risultati ottenuti come in ogni campo del lavoro.grazie

  • Pasquale D'Avolio

    Chissà se la provocazione della Serracchiani sulle “colpe” degli operatori turistici montani (della Carnia in questo caso) riuscirà a smuovere l’asfittico dibattito sulle carenze del turismo, e non solo del turismo, in montagna! Non so se sorridere o arrabbiarmi per l’invito dell’amico Massimo Peresson, presidente di Carnia Welcome, a “coccolare” i turisti! Ammettiamo pure che il dono dell’ospitalità in Carnia non sia un pregio di cui vantarsi, ma …. È proprio qui il punto?
    Alla nostra governatrice vorrei chiedere, ad esempio, se non si sente anche lei in colpa per il ritardo ormai decennale della infrastruttura informatica in montagna, promessa, ahimé, da Illy nel lontano 2006 e ancora di là da venire. Milioni di Euro per progetti (prima Mercurio, poi Ermes) mai arrivati in porto per dare la connettività agli abitanti: dove sono finiti tali fondi, mi chiedo e chiedo a chi governa la Regione? Se c’è una colpa dei carnici è di aver fatto battaglie memorabili e sacrosante CONTRO l’elettrodotto prima, la chiusura del Tribunale dopo, ma di non avere mai manifestato PER la banda larga in montagna, strumento indispensabile per superare lo stato di marginalità delle attività economiche, turistiche e di altro tipo (penso alle scuole dove progetti come “scuola digitale” sono impossibili)
    Possibile che non si riescano a superare gli ostacoli di carattere normativo e finanziario per dotare anche la Carnia di collegamenti adeguati, come avviene nelle altre parti della Regione? Siamo all’assurdo per cui la Comunità montana cerca, senza riuscirci per mancanza di offerte private, di creare tali collegamenti nelle zone più isolate, malghe e frazioni (per carità indubbiamente utili), mentre nei paesi di fondovalle non si riesce a distribuire ai cittadini il segnale dai Comuni, già dotati di tali infrastrutture. Basterebbe copiare l’esperienza di Sutrio e della Val But, che da 8 anni sono riusciti a realizzare tali collegamenti in Wireless con modesti investimenti.
    Gradirei una risposta in merito dalla Serracchiani e nel contempo mi sentirei di invitare i carnici ad uscire dal loro “mutismo” su tale questione.
    Pasquale D’Avolio, TOLMEZZO

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