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Tribunale di Tolmezzo, la deputata Bubisutti (Lega) in pressing sul Governo

Nei giorni scorsi la deputata tolmezzina della Lega Aurelia Bubisutti ha incontrato il sottosegretario Iacopo Marone, suo collega di partito, consegnandogli una dettagliata documentazione sulla vicenda della chiusura del Tribunale carnico. L’obiettivo è riaprire i canali con Roma nel tentativo di riportare all’attenzione del Governo la riapertura dei Tribunali soppressi con la riforma del 2012. E anche da Tolmezzo, una delle sedi giudiziarie chiuse all’epoca, si sta agendo in pressing nei confronti del Ministro della Giustizia Bonafede e dei suoi sottosegretari.

“Al sottosegretario – spiega Bubisutti – ho rimarcato gli effetti negativi determinati dall’accorpamento con il Tribunale di Udine, ricordando il peso che sta sopportando il territorio montano e pedemontano a seguito di questa soppressione, con gli spostamenti delle persone resi difficoltosi dal contesto montuoso, delle distanze e dalla viabilità; un comprensorio quello dell’ex circondario che contava ben 45 comuni compreso Sappada appena entrato”. L’esponente del Carroccio ha poi evocato la presenza di un carcere di massima sicurezza proprio nel capoluogo carnico e ha segnalato come piuttosto che il risparmio sbandierato dai precedenti esecutivi, ci sia stato invece un aumento delle spese. “Ho spiegato che la vicinanza al territorio permetteva una giustizia a misura d’uomo, rapida, efficace ed economica – spiega ancora Bubisutti – basti considerare i costi dell’attività degli uffici giudiziari soprattutto nell’ambito delle esecuzioni, il cui costo è conteggiato in base ai chilometri percorsi dagli ufficiali giudiziari. O ancora penso ai disguidi della cancelleria per la volontaria giurisdizione che ora è servita da un unico ufficio per tutta la provincia di Udine con una superficie di 4.906 chilometri con oltre 530.000 abitanti”.

La deputata tolmezzina ha fatto sapere che il sottosegretario conosce molto bene il problema della revisione della geografia giudiziaria e “ha confermato che questo è uno dei temi che il Governo affronterà a breve ponendo molta attenzione ad ogni singola realtà. Da parte mia continuerò a seguire l’evolversi della vicenda – conclude Bubisutti – mantenendo un filo diretto con coloro che oggi possono modificare una scelta ora come allora incomprensibile”. Si attende tra l’altro la data del confronto annunciato dal ministro Bonafede con il Coordinamento nazionale per la difesa della Giustizia di prossimità, organismo costituito nel luglio scorso tra tutte le varie città che si sono viste chiudere i rispettivi tribunali.