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Tolmezzo, mozione della minoranza segretata, per la Regione non c’erano i presupposti

Si sarebbe dovuta trattare pubblicamente, alla luce del sole e a porte aperte. Invece, la discussione sulla mozione di sfiducia presentata nei confronti dell’assessore tolmezzino Valentino Del Fabbro dai consiglieri comunali di opposizione Gabriele Moser, Francesco Martini, Francesco Brollo, Marco Craighero, Fabiola De Martino e Alice Marchi, fu segretata dal sindaco Roberto Vicentini, che fece interrompere la diretta streaming dei lavori consiliari e sgomberare il pubblico dalla sala utilizzando la forza di polizia locale. Questa vicenda andò in scena nella seduta del consiglio comunale del 3 aprile scorso, quando i sei consiglieri presentarono una mozione con cui criticarono l’operato politico di Del Fabbro in quanto ritenuto confliggente con le scelte urbanistiche di Betania sostenute dalla sua maggioranza. Il sindaco ritenne necessario segretare la discussione applicando l’articolo del regolamento consiliare che disciplina i casi in cui è necessario procedere a porte chiuse. A seguito di tale decisione, che i sei consiglieri proponenti definirono “arbitraria”, Moser chiese il rinvio del punto, dichiarando che sarebbe stata intenzione dell’opposizione investire della controversa questione il servizio competente della Regione al fine di ottenere un parere giuridico autorevole.

«Pochi giorni fa è pervenuto il riscontro alla nostra istanza dal Servizio elettorale e Consiglio delle autonomie locali della Regione e non poteva che darci ragione – affermano i sei consiglieri -.  Siamo decisamente soddisfatti delle motivazioni contenute nel parere in ordine alla scriteriata decisione del sindaco Vicentini di segretare la discussione. Eravamo convinti, ed era ovvio, che non sussistesse alcun motivo che legittimasse e giustificasse una discussione a porte chiuse. Tale assunto è stato ribadito anche dagli esperti della Regione».

«Il documento, infatti – proseguono i consiglieri – non lascia dubbi: “...non si comprende come la discussione della mozione presentata dalla minoranza consiliare possa preordinare le scelte che il Consiglio comunale opererà circa le osservazioni ed opposizioni…“. E ancora: “Ne consegue che la segretezza della seduta non pare attagliarsi al caso concreto in quanto dottrina e giurisprudenza si trovano concordi nel ritenere che i casi di esclusione della pubblicità delle sedute consiliari rappresentino una assoluta eccezione e che gli stessi siano giustificabili essenzialmente solo da motivazioni di ordine pubblico. […] Nel caso specifico, la problematica non pare riguardare comportamenti, apprezzamenti o giudizi sulle condizioni o qualità personali del cittadino Del Fabbro, ma comportamenti politici in quanto la minoranza, anche in base al tenore letterale della mozione, non censura il legittimo comportamento del cittadino, ma l’etica e l’opportunità della scelta politica dell’Assessore Del Fabbro rispetto alle decisioni della maggioranza di cui fa parte“».

«Il Servizio regionale c’entra perfettamente il punto che noi abbiamo sostenuto sin dal primo momento: la ratio della mozione di sfiducia va ricercata nella valutazione dell’opportunità politica di un assessore che, in modo piuttosto esplicito, si pone in contrasto con gli atti politici espressione della giunta di cui fa parte e rispetto ai quali la cittadinanza chiede subito attuazione. Perché il Sindaco vuole escludere i cittadini da questa discussione? Cosa lo preoccupa? Di che cosa ha paura?».

«In un primissimo momento – spiega l’opposizione -, il primo cittadino ha motivato la singolare scelta di segretare la discussione adducendo il fatto che ciò fosse opportuno per tutelare noi consiglieri di minoranza da eventuali comportamenti diffamatori. Giustificazione a cui nessuno ha mai creduto e che, peraltro, non è sostenibile dal momento che non è presente nella mozione, come rilevato anche dal Servizio regionale, alcun profilo diffamatorio e neppure alcuna valutazione su qualità personali o professionali dell’assessore Del Fabbro».
«In un secondo tempo, chiamato a redigere una contromemoria per la Regione, il Sindaco ha cambiato versione (forse rendendosi conto che la prima avesse dell’incredibile e che non fosse minimamente presentabile ai giuristi della Regione) e richiamò, come si legge nel documento, un’esigenza di riservatezza legata alle osservazioni e opposizioni presentate dei cittadini dopo l’adozione della variante. Anche su questo punto il Servizio non ha rilevato problematiche, dal momento che tali documenti non sono l’oggetto principale della discussione e, pertanto, potrebbero addirittura essere espunti dalla mozione i riferimenti a questi atti senza modificarne la sostanza. In seconda analisi, le opposizioni e le osservazioni rimangono tecnicamente documenti accessibili e per tanto non esclusi dal diritto di accesso».

«Senza entrare nei meccanismi del diritto amministrativo, che consigliamo al Sindaco e alla sua amministrazione di studiare per evitare l’ennesima brutta figura, ora sarà interessante osservare che cosa si inventerà la maggioranza al fine di eludere ancora la discussione. Messo di fronte all’evidenza che tutte le inconsistenti argomentazioni addotte per segretare la seduta non sono accettabili né sostenibili, ci lascerà discutere della mozione pubblicamente così come dovrebbe essere dal primo momento? O allora è legittimo pensare che davvero abbia qualcosa da nascondere, più che a noi consiglieri, ai cittadini di Tolmezzo? Tale sospetto diventa sempre più fondato».

«Noi, forti di questo importante riscontro, e attenendoci alle indicazioni ricevute dalla Regione, non possiamo che richiedere con convinzione che venga messa ai voti la modalità di trattazione pubblica della seduta. In quel momento ogni consigliere, rispondendo davanti ai cittadini del mandato che sta espletando, dovrà scegliere se occultare la discussione trattando nelle segrete stanze una tematica di primario interesse della popolazione oppure se farlo, come noi riteniamo, in pubblica seduta. Ognuno farà le proprie valutazioni e ne risponderà davanti ai cittadini di Tolmezzo».