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Nuovo terremoto in Centro Italia, scossa sentita anche in Friuli e in Austria

La nuova fortissima scossa di terremoto di magnitudo 6.5 registrata alle 7.40 di oggi e che ancora una volta ha avuto origine nel centro Italia (fortunatamente senza provocare nuove vittime) è stata sentita distintamente anche a Nordest, e chi non l’ha sentita l’ha “vista”: segno evidente i lampadari che oscillavano in maniera preoccupante. Da Mestre a Belluno, Da Vicenza a Trieste, passando per Udine e la Bassa Friulana.

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Tante le telefonate ai centralini di Vigili del fuoco e Protezione civile. Al momento non si registrano danni a Nordest. Tre sezioni operative dei vigili del fuoco sono pronte a partire per Norcia da Venezia, Verona e Treviso. Una richiesta in tal senso, secondo quanto si apprende, è stata fatta dal centro operativo nazionale dei vigili del fuoco.

Il terremoto è stato nettamente avvertito a Bolzano e in vaste zone dell’Austria. L’istituto geofisico di Vienna (Zamg) ha ricevuto numerose segnalazioni dalla Carinzia, dalla Stiria e dal Salisburghese. Ai piani alti dei condomini si muovevano i lampadari, alcune persone sono state addirittura svegliata dalla scossa, scrive l’agenzia Apa.

Il terremoto di oggi del 6.5 con epicentro vicino a Norcia, in Umbria, è il più violento degli ultimi decenni in Italia. Quello del Friuli del 1976 fu di magnitudo 6.4 della scala Richter. La scossa principale dell’Aquila del 2009 fu del 5.8, quello di Umbria e Marche del 1997 del 6.1. Anche quello del Belice, del 1968, fu del 6.1. Solo in Irpinia, nel 1980, la magnitudo fu del 6.5 della scala Richter, pari a quella odierna, e causò 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti.

L’IMPEGNO DELLA PROTEZIONE CIVILE DEL FVG

Un elicottero della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è partito alle 10.50 con a bordo un’unità di Protezione civile, due squadre cinofile, un’unità del Soccorso alpino regionale per raggiungere il comune di Preci (Perugia).

Sono in partenza inoltre due funzionari regionali della Protezione Civile, a supporto del Centro operativo intercomunale di Macerata. E’ stata infine allertata la Croce Rossa di Palmanova (Udine) per l’eventuale invio di due posti medici avanzati di primo livello.
La forte scossa di stamani è stata avvertita anche nella zona occidentale del FVG; non si segnalano danni né feriti, né le persone sono scese in strada. “Siamo vicini con partecipe sollecitudine alle popolazioni del centro Italia colpite dal forte terremoto, e siamo pronti a mettere a disposizione anche in questa circostanza esperienza e mezzi avanzati della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia”, ha affermato la presidente della Regione, Debora Serracchiani.

IL SOCCORSO ALPINO IN CAMPO CON LE UNITA’ CINOFILE

img_0081La sala operativa della Protezione Civile regionale del Friuli Venezia Giulia ha convocato una unità cinofila del Soccorso Alpino del Friuli Venezia Giulia sui luoghi del sisma, in Umbria. L’esperto cinofilo, Daniele Mozzi, è accompagnato dal suo cane Kelpi, pastore australiano di colore nero, operativo sia su terreno alpino che su macerie, e partirà tra poco dall’alibase di Tolmezzo con un elicottero della Protezione civile dopo il nulla osta del dipartimento di Protezione civile di Roma. Proprio quindici giorni fa i tecnici del Soccorso Alpino del Friuli venezia Giulia avevano organizzato una esercitazione con le unità cinofile tra le macerie in tre diverse desi in regione e fuori

IL SUPPORTO DEI SANITARI

Il Friuli Venezia Giulia ha messo a disposizione due posti medici avanzati da impiegare
nell’emergenza che ha colpito le province di Macerata e Perugia. I medici e il personale di supporto, sanitario e di protezione civile, richiesti dal Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio attraverso la Centrale operativa del Piemonte, sono pronti a partire e restano reperibili fino alle 20 di domani.

Lo rende noto il referente regionale per la gestione grandi eventi, Elio Carchietti, che ha informato stamane l’assessore regionale alla Salute e Protezione sociale Maria Sandra Telesca, precisando che sono state preallertate quattro squadre, ognuna delle quali è formata da un medico, due infermieri, un
soccorritore e un soccorritore/autista.

La Regione Friuli Venezia Giulia, inoltre, attraverso la Direzione centrale Salute ha anche già messo a disposizione tutti i posti disponibili di terapia intensiva-rianimazione e aree di
emergenza in ospedale.