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Tentata truffa telefonica nei confronti di 4 anziane, i consigli della Polizia

Venerdì scorso, nel giro di poche ore tra la tarda mattinata ed il primo pomeriggio, gli agenti della Polizia di Stato delle Volanti della Questura di Udine sono intervenuti per 4 tentativi di truffa telefonica, per fortuna non andati a buon fine.

Verso le ore 10.30, una signora di 88 anni residente in centro veniva contattata sul telefono di rete fissa da una voce femminile che si presentava come la figlia, in ospedale in gravi condizioni e che, per far fronte alle cure del caso, necessitava di un’ingente somma di denaro: l’anziana, lucidamente chiedeva all’altra cosa le fosse successo ed il suo numero di cellulare, inducendo così la malvivente a riattaccare. Subito dopo la donna contattava la vera figlia che la rassicurava sulle proprie condizioni da una località balneare.

Verso le ore 13.50, invece, un’altra signora 90enne di Udine veniva contattata sul telefono di rete fissa sempre da una donna che le riferiva che il figlio della prima aveva causato un grave incidente e la morte di un’altra persona e che necessitava di molto denaro per evitare il carcere: la nonnina, rispondeva di non avere figli, ma solo un nipote, la truffatrice si correggeva dicendo che il nipote era stato coinvolto nell’incidente, ma la prima capiva di essere vittima di un tentativo di truffa e riattaccava.

La Sala Operativa della Questura riceveva poi segnalazione di altri due tentativi simili, tra le ore 13.10 e le ore 13.50, sempre a danno di due signore udinesi: anche in questi casi una voce femminile, probabilmente la stessa dei due casi precedenti, chiedeva 14.500 euro in un caso, 10.000 euro nell’altro, per far evitare il carcere ad una nipote che aveva causato un sinistro mortale: anche in questi casi le donne, lucidamente, capivano di esser vittima di possibili truffe e riattaccavano, riuscendo poi in un secondo momento a mettersi in contatto con i rispettivi parenti dai quali venivano rassicurate.

Sui casi gli uomini dell’UPGSP e della Squadra Mobile stanno svolgendo attività d’indagine volta ad individuare i responsabili.

Nell’occasione, e prendendo ad esempio la lucidità delle signore udinesi, la Polizia di Stato raccomanda, di seguire questi pochi ma utilissimi consigli/raccomandazioni.

– Non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa, anche se vestono uniformi o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. In caso di dubbio non esitate a contattare il Numero Unico Emergenza 112 e chiedere ausilio.

– Non date soldi a sconosciuti che si qualifichino come agenti, funzionari di Enti pubblici o privati, avvocati: ricordate che nessun’ Ente, e tantomeno le forze di Polizia, manda personale a casa per il pagamento di bollette o multe, per effettuare rimborsi o sostituire banconote false. Non riponete soldi e gioielli in frigo o altro luogo indicatovi dai presunti agenti: non stanno svolgendo alcuna disinfestazione e non ci sono pericoli! Chiamate invece subito la Polizia di Stato.

– Tenete accanto al telefono un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità, da avere così a portata di mano in caso di necessità o controlli. E comunque non chiamare mai, in caso di sospetti, numeri forniti dall’estraneo alla porta o al telefono per avere rassicurazioni: dall’altra parte del telefono ci sarà sempre un complice del malintenzionato!

– Se vi chiamano al telefono dicendo che un vostro parente ha bisogno di soldi per non essere arrestato o per delle cure mediche interrompete la comunicazione, è una truffa! E se volete chiamare il parente che sarebbe in difficoltà fatelo con altro apparecchio telefonico o cellulare, diverso da quello sul quale avete ricevuto la telefonata sospetta, perchè i truffatori riescono a “tenere occupata” la line telefonica, non consentendovi di trovare la linea o permettendovi solo di parlare con un altro loro complice.

– Un consiglio anche per i parenti più giovani ed i vicini di persone anziane: non lasciatele sole, interessatevi alla loro quotidianità, ricordate loro di chiamarvi per qualsiasi dubbio o necessità, e informatele dei vari tentativi di truffa che possono essere messi in atto. Se ricevono telefonate sospette o visite di estranei non esitate a chiamare la Polizia di Stato.