L'articolo Dopo le dimissioni del sindaco Urbani, le opposizioni di “Scelgo Gemona” e “M5S” vanno all’attacco sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>SCELGO GEMONA
“Fermo restando che un ringraziamento non solo formale, ma con molta sostanza, va a chi si occupa della cosa pubblica, dedicando tempo, risorse e passione per la Comunità, porgiamo al sindaco Urbani il nostro sentito grazie per l’impegno che egli ha profuso in questi anni. Questo avremmo detto se ci fosse stata dato la parola nel consiglio comunale del 15 ove ha annunciato le dimissioni”. Inizia così la nota del gruppo consiliare di minoranza Sclego Gemona. “Non di meno dobbiamo ricordare che i consiglieri comunali, per quanto ci riguarda in particolare quelli di minoranza, sono stati considerati per lo più dei rompiscatole spesso e volentieri qualificati come disinformati o ignoranti. E’ la stampa che è stato lo strumento di dialogo con i cittadini tant’è che le stesse dimissioni e il contenuto delle comunicazioni di questo consiglio, sono state preannunciate a mezzo stampa, marginalizzando, di fatto e ancora una volta la funzione dei consiglieri e del Consiglio. Di tale atteggiamento prova é che non sono mai state istituite Commissioni Consigliari o miste per importanti questioni, come la destinazione d’uso del Castello, le problematiche del Centro Storico che versa in grave crisi di ruolo e d’identità, ecc.. e anche per la toponomastica si è proceduto d’imperio non senza qualche svarione o gaffe. Lavorare confrontandosi con gli altri non è perdita di tempo ma è un elemento essenziale per lo sviluppo e la crescita di tutti.
È stata sua decisione anche la mancata adesione all’UTI che ha tolto ruolo a Gemona che dovrebbe essere invece riferimento e guida per l’Unità territoriale che porta il suo nome. Di fatto, Gemona risulta ora isolata, un paese a sé stante nel centro di quel territorio chiamato una volta Gemonese. Non sono state completate opere pubbliche decise dalle Amministrazioni Disetti – Marini Gabriele (causa patto di stabilità o scarsa volontà di completare opere, iniziate da altri?) Difatti non si è neppure sovrainteso alla doverosa manutenzione di queste ed altre opere pubbliche, e chi avrebbe dovuto farlo è stato nominato vice sindaco. Non si può tacere il colpevole ritardo per la manutenzione o la realizzazione di piccole opere essenziali nel CSRE, nell’asilo nido e anche nelle scuole. L’irrisolta questione del superamento della barriere architettoniche per l’accessibilità nella sala consigliare, ad esempio, la stato di semi abbondano in cui versa il Civico Museo e molto altro ancora. Il sindaco dimissionario lascia una Gemona peggiore di quella che ha trovato nove anni fa nonostante si usino come specchietto per le allodole Sportland e Gemona, comunità europea dello sport. Anzi, quest’ultima nomina richiede degli impegni ben precisi a cui ottemperare e noi vigileremo su questo.
Una vera, bella notizia è invece quella del liceo sportivo che avrà sede a Gemona. Una Gemona peggiore anche dal punto di vista politico, poiché il Sindaco ha saputo solo disgregare, con la solita tecnica del “divide et impera”, fomentando spesso il disprezzo verso l’avversario, isolando chi non lo approva e prova ne è anche la maggioranza in dissoluzione. Gli uffici comunali sono stati pericolosamente impoveriti nel personale. Il bilancio che abbiamo davanti agli occhi è negativo e di certo non bastano i nominalismi dello Sportland per renderlo magicamente positivo. Chi assumerà l’onore di guidare l’Amministrazione della città nei prossimi anni, dovrà fare i conti con le problematiche qui brevemente elencate solo in parte e in estrema sintesi, e non sarà cosa facile.
IL MOVIMENTO 5 STELLE
“Lunedì 15 gennaio c’è stato un Consiglio Comunale straordinario LAMPO. L’oramai ex Sindaco Paolo Urbani ha annunciato le sue dimissioni anzitempo, senza dare la possibilità a nessuno di replicare: lacrimuccia strappa applausi, “sciogliete le righe” e tutti a casa” scrive Marco Cargnello, capogruppo del Movimento 5 Stelle di Gemona.
“Se ci fosse stata data la possibilità di intervenire, avremmo probabilmente iniziato dicendo che prima di puntare il dito contro gli altri, solitamente è bene guardarsi allo specchio. Avremmo ammesso qualche errore, come ad esempio la sedia per troppo tempo lasciata vuota dal nostro Consigliere Carminati (pur avendo più volte e in più sedi chiesto di farlo decadere) e avremmo ammesso il contributo non sempre incisivo, MA avremmo sottolineato che un Sindaco eletto col 78% dei voti, che si dimette un anno e mezzo prima per ambire ad una poltrona regionale, è TRADIMENTO! Tradimento del mandato elettorale, un tradimento che dovrebbe far indignare TUTTI, compresi i suoi elettori e la sua maggioranza, maggioranza che per la prima volta forse, avrebbe dovuto alzare la testa anziché il pollice, come ha sempre fatto su TUTTO negli ultimi 3 anni e ½ di mandato. “YES MAN” col pollice alzato ma con la testa china, senza un minimo di coraggio nel far emergere un po’ di senso critico, con onestà ed indipendenza, motivo per la quale tutti siamo stati eletti. L’unico sussulto di dignità visto in 3 anni e ½ è stato, durante il penultimo consiglio, quello della consigliera Sonia Venturini. Massima stima e rispetto alla Venturini che, togliendosi dagli incarichi per dare manforte alle dimissioni della ex vicesindaco Adalgisa Londero, ha dimostrato attribuiti quadrati e diamantati. Dimissioni che alla luce di quanto successo, hanno quantomeno una tempistica sospetta. Tutti crediamo alle parole della ex vicesindaco Londero, però, un malpensante, vista la tempistica sospetta, potrebbe adire che oltre alle vicissitudini personali della vicesindaco, le sue dimissioni siano state incentivate anche da qualche “INDICAZIONE” atta a far spazio ad uno “YES MAN” più confacente. Ma, non essendo malpensanti, nemmeno vogliamo immaginare simili INCIUCI finalizzati ad interessi differenti da quelli della collettività e che crediamo farebbero indignare chiunque! Se non fosse anche che siamo il MoVimento 5 Stelle e abbiamo dei capisaldi appositamente concepiti per evitare simili situazioni. Abbiamo, ad esempio, il caposaldo dei 2 mandati, fatto apposta per ricordare alle persone che hanno l’ONORE di fare politica nelle sedi istituzionali, che il loro è un mandato a tempo DETERMINATO per il bene della collettività e NON è – e NON deve diventare – una PROFESSIONE e/o un LAVORO a tempo INDETERMINATO per il proprio bene. Il perché è presto detto: ognuno col proprio lavoro punta ad andarci in pensione, ognuno dal proprio lavoro cerca di ottenere il massimo guadagno. Ecco perché NON può e NON deve essere un “lavoro” fare politica nelle istituzioni, perché poi c’è il rischio quasi certo che si metta dinanzi agli interessi della collettività, il proprio tornaconto personale e per il proprio tornaconto personale ci si abbarbichi “alle poltrone” e le si lasci solo per puntare a poltrone più comode. Ora, l’unica nostra speranza, è che i cittadini di Gemona non siano tutti proni, che ci sia qualcuno con la testa alta, che magari qualcuno alzi la testa e con il proprio voto faccia capire al Sindaco, dimissionario anzitempo, l’importanza del rispetto del mandato elettorale”.
L'articolo Dopo le dimissioni del sindaco Urbani, le opposizioni di “Scelgo Gemona” e “M5S” vanno all’attacco sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>L'articolo Gemona, l’opposizione all’attacco sulle politiche ambientali della Giunta Urbani sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>Per l’esponente della minoranza consiliare gemonese di centro sinistra “non serve a nulla misurare le emissioni di carbonio della città e poi pensare gli interventi per ridurle, come prevede il progetto “carbon footprint”, servono azioni concrete. Peraltro, di quell’inutile progetto si parla dal 2013 e doveva essere concluso già da tempo e invece siamo finiti sulle pagine dei giornali e in televisione per l’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il Gruppo REM e l’ex ministro Corrado Clini e abbiamo sprecato tempo e denaro pubblico”.
“Le soluzioni per contenere l’inquinamento già ci sono, ma bisogna impostare politiche coerenti e tangibili, avere il coraggio di chiedere ai cittadini di cambiare il proprio stile di vita e di investire risorse, anche proprie, ad esempio sostituendo le vecchie caldaie per il riscaldamento domestico con impianti più efficienti o intervenendo per ridurre la dispersione energetica degli edifici”.
Del resto – conclude l’opposizione – le politiche ambientali dell’amministrazione Urbani sono fallimentari: a detta del Sindaco in città avremmo dovuto veder circolare automezzi elettrici, dovevamo realizzare un polo scolastico “green”, ottenere una certificazione ambientale “water footprint” e Gemona doveva diventare una “Green Smart Village”, ma non abbiamo visto nulla di tutto ciò, solo pura propaganda e risorse sprecate”.
L'articolo Gemona, l’opposizione all’attacco sulle politiche ambientali della Giunta Urbani sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>L'articolo Gemona, opposizione all’attacco sul “Green Smart Village” sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>“E pensare che la delibera n. 227 del 23/12/2013 con la quale la Giunta Comunale approvava la convenzione con l’ Associazione Missione Friuli Venezia Giulia(un’associazione con sede presso uno studio legale di Udine) e l’associazione Club Unesco di Udine, aveva toni altisonanti – ricordano dall’opposizione – Roba del tipo: il Comune di Gemona del Friuli, sollecitato dalle esigenze di un maggiore welfare per i propri cittadini e da quelle di un mercato del lavoro attraversato dal dinamismo tecnologico, ha ricevuto dall’Associazione Missione Friuli Venezia Giulia la proposta per un progetto di elevate caratteristiche e peculiarità, che potrebbe aumentare le caratteristiche di attratività della città tramite un’educazione alla professionalità attraverso una sinergia quotidiana con il territorio, al fine di gestire in modo consapevole la condizione di transizione generalizzata e i profondi cambiamenti strutturali e culturali della società, dell’economia e delle attività lavorative.
E presegue: il progetto formativo – ecocompatibile – tecnologico dell’Associazione poggia su una molteplicità di attività pluridisciplinari che intrecciano il sapere con il saper fare, favorendo la capacità dei cittadini di scegliere e progettare, anche imparando a conoscere la dimensione internazionale in cui potrà inserirsi il contesto comunale.
E non è finita: il progetto proposto dall’Associazione al Comune, denominato: “Green Smart Village”, già presentato dal prof. Grossi al World Global Forum dell’ICT, in cui l’aspetto green coinvolge tutto ciò che è “ecocompatibile” e quindi sia lo stile di vita, sia i materiali da costruzione, sia lo studio delle coibentazioni per evitare dispersioni, sia il rispetto per l’ambiente e, naturalmente, la produzione di energia da fonti rinnovabili, mentre con l’espressione “Smart Village” (o “Smart City”), che può essere liberamente tradotta con “città intelligente”, s’indica un ambiente urbano in grado di agire attivamente per migliorare la qualità dell’ambiente, l’efficienza energetica, la mobilità dei cittadini e dei visitatori, la comunicazione d’informazioni rilevanti per la vita sociale, economica e politica della città stessa”.
“Se non fosse un atto ufficiale del Comune di Gemona parrebbe una bufala, di quelle che girano sui social: di quale progetto stiamo parlando?” si chiedono i consiglieri di minoranza.
“Fino ad oggi abbiamo assistito solo a un evanescente convegno, al quale hanno partecipato una trentina di persone, svoltosi nell’ottobre del 2015 e costato ben 13.200 euro, concessi dal Comune di Gemona. Poi, più nulla”.
Per capire se dietro le altisonanti parole c’è qualcosa di serio o se, anche questa volta, sono state sprecate risorse pubbliche per “una mano di verde”, il Gruppo Consiliare di Centro Sinistra, Scelgo Gemona, ha recentemente presentato una specifica interrogazione (QUI l’interrogazione).
L'articolo Gemona, opposizione all’attacco sul “Green Smart Village” sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>L'articolo Liceo Sportivo a Gemona, si riaprono le speranze sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>“Riteniamo che Gemona abbia assolutamente le carte in regola per ampliare la propria offerta formativa attivando questo nuovo indirizzo scolastico che negli anni precedenti non gli è stato concesso – fanno notare i consiglieri di opposizione – L’importante presenza del Corso di Laurea triennale in Scienze Motorie, gli impianti sportivi esistenti e prossimi al polo scolastico, i progetti di valorizzazione sportiva del territorio uniti ai programmi dell’Azienda sanitaria volti alla prevenzione delle malattie croniche e a favorire l’invecchiamento in salute mediante la prescrizione dell’attività fisica, sono elementi che fanno di Gemona un polo strategico per la valorizzazione della formazione d’eccellenza nell’ambito sportivo”.
“Sosteniamo pertanto convintamente la deliberata volontà del Collegio dei docenti dell’ISIS Magrini – Marchetti, fatta propria dall’Amministrazione Comunale con una recente deliberazione della Giunta, di richiedere l’attivazione di una sezione ad indirizzo sportivo. E’ una opportunità molto importante per potenziare il polo scolastico gemonese a benefico dell’intero territorio”, concludono Gianpaolo Della Marina, Sandro Venturini, Bianca Marini, Martina Andenna, Giacomino Dorotea e Mariolina Patat.
L'articolo Liceo Sportivo a Gemona, si riaprono le speranze sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>L'articolo Scelgo Gemona al sindaco Urbani: “E’ tempo di entrare nell’UTI del Gemonese” sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>“Abbiamo rilavato più volte, anche con prese di posizione pubbliche e in sede Consiliare – scrivono i consiglieri del gruppo di minoranza – le criticità presenti nella Legge Regionale 12 dicembre 2014, n. 26 “Riordino del sistema Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia. Ordinamento delle Unioni territoriali intercomunali e riallocazione di funzioni amministrative”, in particolare per quanto riguarda l’esclusione dall’ UTI del Gemonese del Comune di Osoppo. Non di meno, nel periodo antecedente l’approvazione della predetta legge, ci siamo prodigati in diverse sedi per addivenire ad una soluzione che assicurasse la continuità dello storico rapporto che che lega Osoppo al Gemonese; volontà sostenuta dall’intero centro sinistra del territorio (anche di Osoppo). Restiamo persuasi, invece, che non sia stato fatto abbastanza in tal senso da parte di questa Amministrazione Comunale e non si sia ricercata a sufficienza un’assonanza con l’Amministrazione Comunale di Osoppo”.
“Pur con tutte le difficoltà e gli elementi di critica sopra evidenziati – affermano da Scelgo Gemona – reputiamo che proseguire nella mera contrapposizione sia controproducente per il Gemonese e che sia necessario ricomporre il quadro, anche alla luce degli accordi intercorsi tra la Regione e l’ANCI e considerato altresì il rischio di penalizzazioni economiche. Per questo, preso atto che con legge di assestamento del Bilancio regionale 2016 recentemente approvata è stato incrementato di 19.500.000 lo stanziamento del Fondo ordinario per gli investimenti a favore delle unioni territoriali intercomunali previsto all’articolo 7, comma 61, lettera b) della legge di stabilità regionale 2016 (per l’UTI del Gemonese sono stanziati 612.345 euro, di cui teoricamente a carico del Comune di Gemona 203.105 euro) e che l’utilizzo delle predette risorse è vincolato l’ingresso in Unione entro il 15 settembre 2016, lo scrivente Gruppo Consiliare giudica doveroso procedere all’adesione all’UTI del Gemonese ed invita pertanto a convocare per tempo il Consiglio Comunale”.
“Nel contempo auspica l’avvio di un costruttivo confronto con l’amministrazione comunale di Osoppo per riallacciare una necessaria intesa politica, che sosterremo convintamente, e la costituzione di un tavolo di lavoro tra l’UTI del Gemonese e quella del Collinare per definire indirizzi strategici di area vasta. Chiediamo altresì alla Regione di favorire il processo di rinegoziazione delle regole statutarie affinché le stesse assicurino un corretto equilibrio, elemento determinante per garantire un clima collaborativo e costruttivo all’interno dell’Unione” concludono da Scelgo Gemona.
L'articolo Scelgo Gemona al sindaco Urbani: “E’ tempo di entrare nell’UTI del Gemonese” sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>L'articolo “Che futuro per il Polo scolastico di Gemona?” L’opposizione interroga sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>“Il Polo scolastico gemonese non è però mai stato oggetto di una seria attenzione da parte della politica locale. Ne è triste evidenza la vicenda del progetto di ampliamento del fabbricato del Liceo Magrini ora ISIS “Magrini – Marchetti”, un’opera che attende di essere realizzata da almeno 6 anni e per la quale la Provincia di Udine ha già predisposto un progetto esecutivo. Già nel 2011 l’assessore Provinciale Virgili dava l’inizio del lavori per imminenti. Ma, da allora, nulla si è visto e nemmeno il consigliere provinciale gemonese, Stefano Marmai, ha sbrogliato la matassa”
“Ora temiamo che, con il previsto trasferimento delle funzioni in materia di edilizia scolastica dalla Provincia ai Comuni, ci si dimentichi di trasferire anche le risorse per realizzare quest’opera indispensabile per valorizzare il nostro polo scolastico. Per questo abbiamo presentato al Sindaco una recente interpellanza per chiedere garanzie sulla realizzazione di questo intervento, recuperando il progetto e le risorse da qualche cassetto della Provincia” concludono i consiglieri di opposizione.
L'articolo “Che futuro per il Polo scolastico di Gemona?” L’opposizione interroga sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>L'articolo Scelgo Gemona: “Serve un progetto per gli Anziani” sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>Le conseguenze sono evidenti: un carico sociale ed assistenziale via via crescente. Non c’è famiglia, che non sia alle prese con l’assistenza di un congiunto anziano; il fenomeno delle assistenti familiari (le cosiddette “badanti”) è in costante aumento, nonostante la crisi economica che attanaglia il bilancio delle famiglie e che sta già facendo aumentare significativamente la domanda di assistenza pubblica.
Per affrontare la tematica in modo adeguato servono politiche lungimiranti e risposte integrate. Non esiste, infatti, un ambito specifico nelle politiche sociali dedicato agli anziani, piuttosto le politiche per gli anziani si compongono di un mix di misure assistenziali e sanitarie, di inclusione sociale, di sostegno economico, abitative e legate alla mobilità urbana.
Serve, insomma, un visione generale e un progetto politico complessivo.
A Gemona c’è ancora molta strada da fare in questo campo. La “Città del benstare” è solo uno slogan del Sindaco Urbani se non è accompagnata da concrete azioni per migliorare la qualità della vita anche dei cittadini della terza età. La recente vicenda della chiusura del centro diurno per gli anziani, per inadeguatezza della strutture, che costringerà il suo trasferimento in altro Comune, ne è la triste evidenza.
“E’ una questione di priorità. Il Sindaco Urbani preferisce investire le risorse pubbliche in eventi che esaltino la sua visibilità personale piuttosto che nei servizi per gli anziani di Gemona – dichiarano i rappresentanti della Lista Civica Scelgo Gemona – Ci auguriamo che la chiusura del centro diurno sia davvero temporanea a che si giunga celermente alla riapertura di una struttura adeguata per ospitare giornalmente gli anziani del territorio. Eserciteremo la massima pressione sull’amministrazione comunale chiedendo che già nel prossimo bilancio siano stanziati fondi adeguati per la realizzazione di una struttura funzionale e adeguata e che la professionalità e dedizioni delle operatrici e operatori del settore e dei volontari, non vada in alcun modo dispersa.”
“Serve un vero PROGETTO PER GLI ANZIANI. Bisogna pensare a spazi di aggregazione e ad attività utili alla comunità dove possono essere impiegati gli anziani ancora attivi. Bisogna prevedere l’adeguamento degli edifici residenziali a loro destinati alle esigenze di sicurezza, accessibilità e fruibilità, sfruttando anche la domotica. Bisogna promuovere progetti di coabitazione ( come ad es. il “condominio solidale”). Bisogna sviluppare ulteriori servizi specifici dedicati alle esigenze degli anziani. Bisogna programmare attività sul piano culturale, sportivo, ricreativo valorizzando il loro bagaglio storico e culturale e dove si sentano utili, partecipi, dinamici.”
E’ una sfida che il centro sinistra di Gemona si assume. “Intendiamo ascoltare le proposte degli operatori sociali, del volontariato e dei cittadini interessati, raccogliere le idee che in buona parte avevamo già avanzato nel programma elettorale e formulare un progetto complessivo per il benessere degli anziani da presentare all’amministrazione comunale. – concludono i rappresentanti del centro sinistra gemonese – E’ un investimento per il futuro.” –
L'articolo Scelgo Gemona: “Serve un progetto per gli Anziani” sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>L'articolo “A Gemona serve un nuovo piano del Traffico”. Mozione dell’opposizione sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>“Siamo ancora fermi al “Piano del Traffico”, approvato nel 1996 e mai aggiornato. Riteniamo invece necessario che anche la nostra città, come molti Comuni avveduti, si doti al più presto di un vero Piano della Mobilità Urbana che prefiguri le azioni per far fronte alle nuove esigenze di contenimento del traffico motorizzato privato e per lo sviluppo di una mobilità “dolce”. Gemona è la “città del benstare” e l’Amministrazione Comunale, con un percorso non del tutto trasparente, si è formalmente impegnata con il Ministero dell’Ambiente a ridurre le proprie emissioni di anidride carbonica in tempi celeri; inoltre c’è un consigliere comunale delegato che dovrebbe occuparsi di “trasporti” ed un assessore alla “viabilità”, ma ad oggi non esiste alcune proposta complessiva sulla mobilità urbana, la viabilità, la circolazione veicolare, il contenimento dell’inquinamento” afferma Sandro Venturini, Consigliere Comunale.
“Per questo abbiamo recentemente presentato una mozione, che ci auguriamo di poter discutere nel prossimo consiglio comunale; proponiamo di elaborare una strategia tesa rendere sostenibile la mobilità futura, ad esempio realizzando anche a Gemona il “piedubus” per i bambini che si recano a scuola, o sostenendo l’uso della bicicletta mediante una efficiente rete viaria ciclabile, a ripensare al trasporto pubblico e alla regolamentazione della circolazione e della sosta, a prevedere incentivi economici o sgravi fiscali per i cittadini che utilizzeranno i mezzi pubblici, per l’acquisto di biciclette “elettriche” (da assommare a quello che già sta erogando la Regione), o per chi non utilizza l’auto privata per raggiungere il luogo di lavoro. Quella della circolazione è una della sfide più importanti del futuro che qualifica e rende attrattiva una città, ma bisogna attrezzarci per tempo”cconcludono i Consiglieri Comunali di Scelgo Gemona.
L'articolo “A Gemona serve un nuovo piano del Traffico”. Mozione dell’opposizione sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>L'articolo L’opposizione di Gemona interpella sul taglio dei bagolari di via Dante sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>L'articolo L’opposizione di Gemona interpella sul taglio dei bagolari di via Dante sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>L'articolo Il Centrosinistra gemonese “richiama” l’assessore Telesca sull’Ospedale sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>
“La lista civica Scelgo Gemona, espressa dall’area del centrosinistra gemonese e dalla stesso Partito Democratico – si legge nella missiva – fin dal programma elettorale per le elezioni comunali del 2014, fece del problema dell’ospedale San Michele di Gemona, un punto centrale. La scelta fu dettata dalla riforma sanitaria regionale allora allo studio e che prevedeva un “riposizionamento” delle funzioni svolte dai nosocomi regionali e dello stesso impianto del servizio socio sanitario. Scelgo Gemona chiese fin da quella occasione, che la revisione del ruolo del San Michele si incardinassero sulle funzioni fin qui svolte dallo stesso nosocomio e che a queste si aggiungessero quelle riabilitative in sinergia con le strutture esistenti sul territorio ed in particolare con la facoltà di Scienze Motorie”.
Il capogruppo di Scelgo Gemona, Gianpaolo Della Marina aggiunge ancora: “Avevamo chiesto fino dall’inizio che sulla questione della sanità e delle giuste istanze per ottenere dei servizi più efficienti, la politica locale superasse le contrapposizioni di schieramento e in modo responsabile si procedesse insieme sulla strada del confronto politico. Così non è stato. Non c’era la volontà e l’interesse. Era più importante sfruttare l’occasione per la visibilità personale e di una parte politica che scendere a negoziato con la Regione, consci delle difficoltà e dei limiti”.
Per l’opposizione gemonese, “Fin da subito, infatti, il sindaco di Gemona scelse la linea della contrapposizione frontale abdicando a svolgere quella funzione di mediazione che la politica impone nell’interesse generale, privilegiando un generico e pericoloso populismo. Comprensibile, invece, qui appare la funzione dei Comitati che per loro natura svolgono una ruolo critico, propulsivo, propositivo e, in qualche modo, di controllo”.
Scelgo Gemona ritiene che “l’atteggiamento e le iniziative assunte dal primo cittadino non abbiamo giovato alla causa del San Michele. Ciononostante abbiamo votato una mozione in Consiglio Comunale assieme alla maggioranza, convinti di dover far sentire una sola voce ai politici regionali, proveniente da Gemona. Solo recentemente il nostro gruppo non ha partecipato alla votazione dell’ultima mozione presentata dalla maggioranza consigliare, votando la propria, sostanzialmente sovrapponibile e più completa di quella proposta dalla maggioranza che però non ha ritenuto di votare quella presentata da Scelgo Gemona, dimostrando, a nostro avviso, la strumentalità politica e di schieramento della loro posizione”.
Quindi si legge ancora nella lettera indirizzata all’assessore: “Riteniamo che sia giunto il momento di guardare alla realtà dello stato d’avanzamento della riforma con realismo nel duplice rispetto dell’impianto della Legge e delle esigenze emerse con chiarezza dalla popolazione e dal territorio”.
Ed ecco l’elenco delle richieste:
Riconsiderare la funzione del reparto di medicina tuttora presente al San Michele, che svolge una funzione essenziale per la popolazione e di sgravio degli altri nosocomi di riferimento.
Riconsiderare la necessità della seconda ambulanza sulle 24 ore e lo stesso servizio di Primo Soccorso posto il mantenimento del reparto di medicina.
Attuare i servizi di “Day Surgery” e “Day Hospital” previsti dal programma del dott. Benetollo.
Attuare i servizi di prevenzione sanitaria previsti dalla riforma, con particolare attenzione alle funzioni che in tal senso possono essere svolte dalla facoltà di Scienze Motorie
Confermare ed implementare i servizi di Assistenza domiciliare.
Realizzare il reparto di riabilitazione per le patologie compatibili con la struttura gemonese stante anche e non secondariamente la conferma del reparto di medicina.
Infine si chiede che l’ ospedale del San Michele sia dotato di adeguate strumentazioni per i servizi di prevenzione e ambulatoriali previsti e che venga praticata una regolare e adeguata manutenzione della struttura, sia agli impianti che agli infissi e alle pitture interne ed esterne, attualmente in evidente e grave depauperamento.
L'articolo Il Centrosinistra gemonese “richiama” l’assessore Telesca sull’Ospedale sembra essere il primo su Studio Nord News.
]]>