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Dopo le dimissioni del sindaco Urbani, le opposizioni di “Scelgo Gemona” e “M5S” vanno all’attacco

Opposizioni consiliari all’attacco del sindaco dimissionario di Gemona del Friuli, Paolo Urbani, dopo la seduta del consiglio comunale di lunedì che ha visto il passaggio di testimone tra Urbani e il neo vicesindaco Fabio Collini.

SCELGO GEMONA

“Fermo restando che un ringraziamento non solo formale, ma con molta sostanza, va a chi si occupa della cosa pubblica, dedicando tempo, risorse e passione per la Comunità, porgiamo al sindaco Urbani il nostro sentito grazie per l’impegno che egli ha profuso in questi anni. Questo avremmo detto se ci fosse stata dato la parola nel consiglio comunale del 15 ove ha annunciato le dimissioni”. Inizia così la nota del gruppo consiliare di minoranza Sclego Gemona. “Non di meno dobbiamo ricordare che i consiglieri comunali, per quanto ci riguarda in particolare quelli di minoranza, sono stati considerati per lo più dei rompiscatole spesso e volentieri qualificati come disinformati o ignoranti. E’ la stampa che è stato lo strumento di dialogo con i cittadini tant’è che le stesse dimissioni e il contenuto delle comunicazioni di questo consiglio, sono state preannunciate a mezzo stampa, marginalizzando, di fatto e ancora una volta la funzione dei consiglieri e del Consiglio. Di tale atteggiamento prova é che non sono mai state istituite Commissioni Consigliari o miste per importanti questioni, come la destinazione d’uso del Castello, le problematiche del Centro Storico che versa in grave crisi di ruolo e d’identità, ecc.. e anche per la toponomastica si è proceduto d’imperio non senza qualche svarione o gaffe.  Lavorare confrontandosi con gli altri non è perdita di tempo ma è un elemento essenziale per lo sviluppo e la crescita di tutti.

È stata sua decisione anche la mancata adesione all’UTI che ha tolto ruolo a Gemona che dovrebbe essere invece riferimento e guida per l’Unità territoriale che porta il suo nome. Di fatto, Gemona risulta ora isolata, un paese a sé stante nel centro di quel territorio chiamato una volta Gemonese. Non sono state completate opere pubbliche decise dalle Amministrazioni Disetti – Marini Gabriele (causa patto di stabilità o scarsa volontà di completare opere, iniziate da altri?) Difatti non si è neppure sovrainteso alla doverosa manutenzione di queste ed altre opere pubbliche, e chi avrebbe dovuto farlo è stato nominato vice sindaco. Non si può tacere il colpevole ritardo per la manutenzione o la realizzazione di piccole opere essenziali nel CSRE, nell’asilo nido e anche nelle scuole. L’irrisolta questione del superamento della barriere architettoniche per l’accessibilità nella sala consigliare, ad esempio, la stato di semi abbondano in cui versa il Civico Museo e molto altro ancora. Il sindaco dimissionario lascia una Gemona peggiore di quella che ha trovato nove anni fa nonostante si usino come specchietto per le allodole Sportland e Gemona, comunità europea dello sport. Anzi, quest’ultima nomina richiede degli impegni ben precisi a cui ottemperare e noi vigileremo su questo.

Una vera, bella notizia è invece quella del liceo sportivo che avrà sede a Gemona.  Una Gemona peggiore anche dal punto di vista politico, poiché il Sindaco ha saputo solo disgregare, con la solita tecnica del “divide et impera”, fomentando spesso il disprezzo verso l’avversario, isolando chi non lo approva e prova ne è anche la maggioranza in dissoluzione.  Gli uffici comunali sono stati pericolosamente impoveriti nel personale. Il bilancio che abbiamo davanti agli occhi è negativo e di certo non bastano i nominalismi dello Sportland per renderlo magicamente positivo. Chi assumerà l’onore di guidare l’Amministrazione della città nei prossimi anni, dovrà fare i conti con le problematiche qui brevemente elencate solo in parte e in estrema sintesi, e non sarà cosa facile.

IL MOVIMENTO 5 STELLE

“Lunedì 15 gennaio c’è stato un Consiglio Comunale straordinario LAMPO. L’oramai ex Sindaco Paolo Urbani ha annunciato le sue dimissioni anzitempo, senza dare la possibilità a nessuno di replicare: lacrimuccia strappa applausi, “sciogliete le righe” e tutti a casa” scrive Marco Cargnello, capogruppo del Movimento 5 Stelle di Gemona.
“Se ci fosse stata data la possibilità di intervenire, avremmo probabilmente iniziato dicendo che prima di puntare il dito contro gli altri, solitamente è bene guardarsi allo specchio. Avremmo ammesso qualche errore, come ad esempio la sedia per troppo tempo lasciata vuota dal nostro Consigliere Carminati (pur avendo più volte e in più sedi chiesto di farlo decadere) e avremmo ammesso il contributo non sempre incisivo, MA avremmo sottolineato che un Sindaco eletto col 78% dei voti, che si dimette un anno e mezzo prima per ambire ad una poltrona regionale, è TRADIMENTO! Tradimento del mandato elettorale, un tradimento che dovrebbe far indignare TUTTI, compresi i suoi elettori e la sua maggioranza, maggioranza che per la prima volta forse, avrebbe dovuto alzare la testa anziché il pollice, come ha sempre fatto su TUTTO negli ultimi 3 anni e ½ di mandato. “YES MAN” col pollice alzato ma con la testa china, senza un minimo di coraggio nel far emergere un po’ di senso critico, con onestà ed indipendenza, motivo per la quale tutti siamo stati eletti. L’unico sussulto di dignità visto in 3 anni e ½ è stato, durante il penultimo consiglio, quello della consigliera Sonia Venturini. Massima stima e rispetto alla Venturini che, togliendosi dagli incarichi per dare manforte alle dimissioni della ex vicesindaco Adalgisa Londero, ha dimostrato attribuiti quadrati e diamantati. Dimissioni che alla luce di quanto successo, hanno quantomeno una tempistica sospetta. Tutti crediamo alle parole della ex vicesindaco Londero, però, un malpensante, vista la tempistica sospetta, potrebbe adire che oltre alle vicissitudini personali della vicesindaco, le sue dimissioni siano state incentivate anche da qualche “INDICAZIONE” atta a far spazio ad uno “YES MAN” più confacente. Ma, non essendo malpensanti, nemmeno vogliamo immaginare simili INCIUCI finalizzati ad interessi differenti da quelli della collettività e che crediamo farebbero indignare chiunque! Se non fosse anche che siamo il MoVimento 5 Stelle e abbiamo dei capisaldi appositamente concepiti per evitare simili situazioni. Abbiamo, ad esempio, il caposaldo dei 2 mandati, fatto apposta per ricordare alle persone che hanno l’ONORE di fare politica nelle sedi istituzionali, che il loro è un mandato a tempo DETERMINATO per il bene della collettività e NON è – e NON deve diventare – una PROFESSIONE e/o un LAVORO a tempo INDETERMINATO per il proprio bene. Il perché è presto detto: ognuno col proprio lavoro punta ad andarci in pensione, ognuno dal proprio lavoro cerca di ottenere il massimo guadagno. Ecco perché NON può e NON deve essere un “lavoro” fare politica nelle istituzioni, perché poi c’è il rischio quasi certo che si metta dinanzi agli interessi della collettività, il proprio tornaconto personale e per il proprio tornaconto personale ci si abbarbichi “alle poltrone” e le si lasci solo per puntare a poltrone più comode. Ora, l’unica nostra speranza, è che i cittadini di Gemona non siano tutti proni, che ci sia qualcuno con la testa alta, che magari qualcuno alzi la testa e con il proprio voto faccia capire al Sindaco, dimissionario anzitempo, l’importanza del rispetto del mandato elettorale”.